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Stuntman in miniatura - Recensione - iPad

Creato il 14 gennaio 2014 da Intrattenimento

Hello Games torna su dispositivi touch con un nuovo capitolo di Joe Danger, stavolta ambientato in un mondo piccolo piccolo

Con l'annuncio di No Man's Sky e i grattacapi dovuti all'allagamento del proprio ufficio nei giorni di Natale, Hello Games sta sicuramente passando un periodo a dir poco movimentato in quel di Guildford. L'uscita del suo ambizioso progetto fantascientifico è ancora parecchio lontana, ed effettivamente, giocando Joe Danger Infinity, si ha la sensazione di trovarsi davanti a un titolo realizzato per riempire questo vuoto e intanto mettere qualche soldino nel salvadanaio. Le somiglianze con il precedente Joe Danger Touch sono infatti enormi, e lo stesso concetto di infinito, suggerito dal titolo, in realtà non viene messo in pratica per offrire un'esperienza diversa da quella del precedente episodio. Eppure, tra piccole aggiunte e una quantità enorme di livelli, il buon Joe ha ancora una volta qualche carta da giocare prima di appendere il casco al chiodo.

J-J-J-Joe Danger!

All'annuncio di Joe Danger Infinity ci si aspettava stavolta un approccio ben diverso da parte del piccolo team inglese. Gli stessi sviluppatori avevano anticipato un'esperienza completamente nuova e inedita, molto più orientata alla struttura degli endless runner rispetto al più tradizionale Joe Danger Touch. Ci si aspettava insomma un cambio di rotta parecchio evidente, che avrebbe calato la serie nello stesso campo di gioco di Jetpack Joyride e Canabalt.

Stuntman in miniatura
Tuttavia così non è stato: Infinity propone un tipo di progressione decisamente classico, ancora una volta basato su livelli separati e aree da sbloccare. Per rendere tutto più scorrevole ed attenuare la sensazione che gli scenari siano divisi in compartimenti stagni, il team guidato da Sean Murray ha optato per due differenti escamotage, il primo dei quali consiste nell'auto-avanzamento dei livelli. Se non si preme nessun tasto per qualche secondo, il gioco passa indipendentemente al livello successivo, un'idea azzeccata quando si vuole semplicemente giocare in maniera spensierata, ma che non può essere disattivata e di tanto in tanto può dare qualche noia: non è raro decidere di voler cambiare personaggio o ripetere un livello precedente quando ormai è troppo tardi per farlo. L'altro piccolo trucco sta nella divisione delle aree e dei livelli, non più in "cartelloni" separati come in Joe Danger Touch, ma stavolta tutti disposti progressivamente su un lungo righello che tiene conto dei centimetri percorsi. Non chilometri, né metri. Centimetri. La novità più riuscita di Infinity sta infatti nell'ambientazione in pieno stile Toy Story: in questo nuovo episodio Joe Danger e i suoi amici sono piccoli giocattoli che prendono vita una volta usciti da King Gumball, un grosso distributore di palline coi baffi e il vocione. Di conseguenza, ogni scenario è una versione in scala di luoghi domestici, come la cucina, la sala giochi, la cameretta e la sala da pranzo. Saltare una ciotola di latte, schivare delle matite giganti o vedere il proprio punteggio sullo schermo di una sorta di Game Boy (ovviamente qui chiamato Hello Games Boy) è buffo e aggiunge ancora più vivacità ad ogni livello, anche se gran parte degli elementi con cui interagire sono ripresi direttamente da Joe Danger Touch. Ostacoli come gli spuntoni, il fango o le pedane per cambiare binario sono tutte presenti, in una forma o nell'altra, e anche se alieni da abbattere ed elicotteri da eliminare rappresentano uno sporadico diversivo, resta forte la sensazione di giocare a una corposa espansione del capitolo precedente.
Stuntman in miniatura
Ancora una volta ci si deve destreggiare col touchscreen per accucciarsi, saltare ed eseguire acrobazie al momento giusto, picchiettando con l'altra mano sullo schermo per raccogliere monete e medaglie sul fondale. Più interessante è invece l'aggiunta di diversi veicoli sbloccabili: oltre alla classica moto, in Infinity si possono utilizzare aeroplanini, auto radiocomandate, cingolati e addirittura una papera con le ruote. Oltre a conferire un bonus nella quantità di gettoni raccolti, ogni mezzo ha delle caratteristiche uniche: c'è ad esempio un razzo che non viene rallentato dalle pozzanghere, un'auto che rimbalza sull'acqua o un aeroplano che resta in volo più a lungo, permettendo così di eseguire più acrobazie e portare il moltiplicatore alle stelle. In ultima battuta spendiamo due parole sul sistema di microtransazioni, stavolta maggiormente presente rispetto a Joe Danger Touch. Premesso che il gioco è ottimamente bilanciato e tutti i personaggi e i veicoli sono facilmente sbloccabili senza ricorrere ad alcun acquisto in-app, gli sviluppatori hanno provato a solleticare il portafogli dell'utente meno paziente attraverso tre diversi potenziamenti: l'invincibilità, un magnete per attirare i gettoni e un bonus per eseguire automaticamente acrobazie e ottenere più punti. Va detto che un giocatore (molto) in gamba può comunque ottenere un punteggio pari o superiore a chi invece fa uso dei bonus, ma come al solito non è mai piacevole vedere classifiche online viziate dall'utilizzo di potenziamenti a pagamento, senza contare la frequenza con cui il gioco tende a ricordare l'esistenza degli acquisti in-app.

Pro

  • L'ambientazione giocattolosa è azzeccatissima
  • Tanti contenuti sbloccabili
  • L'ottimo gameplay di Joe Danger Touch...

Contro

  • ...ma senza particolari novità
  • Potenziamenti a pagamento un po' invasivi

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