Magazine Atletica

Su e giù per le contrade - Ingria

Creato il 17 aprile 2011 da Babachu
Quello che ho per la corsa in montagna è un amore non corrisposto... oggi malgrado l'intenzione di smentire le dèbacle precedenti non fa eccezione.
Certo, ho tutte le attenuanti del caso, visto il mio fine settimana a dir poco difficile da un punto di vista sanitario, ma ero (sono?) comunque in un buon periodo di forma e mi aspettavo molto di più anche da questa gara
Questa di oggi è stata davvero bella, anche se, a dire il vero, l'ho trovata in molti tratti un po' pericolosa da correre. Si parte subito in discesa ma su una scalinata: mi ci tuffo senza risparmiarmi, ma subito il dilemma...non so come affrontare i gradini, provo dapprima uno ad uno, poi in coppia poi provo a saltarli tre alla volta; nel mentre mi arrovello per cercare la soluzione ideale ecco che, dopo il traguardo volante situato al primo km, inizia la salita.
Su e giù per le contrade - Ingria[Primo km..il sorpasso di Nicole Peretti]Le corse in montagne son terribili c'è sempre da spingere sulle gambe, le soffro muscolarmente e "di testa",. Per esempio,come vedo quello davanti a me fermarsi e camminare chino, penso subito ad emularlo, mentre probabilmente avrei ancora un po' di fiato per abbozzare una corsa. Fatto sta che a metà salita le gambe son già di marmo e quasi non rispondono, comincio a tirare i remi in barca ed a veder sfilare un bel po' di atleti che mi sorpassano senza ritegno.Dopo il salitone finalmente la gara si fa meno irta ed a tratti pianeggiante, non fosse che in certi tratti il terreno è scivoloso e sotto c'è il dirupo, quindi bisogna prestare attenzione nel posizionare i piedi. Attraverso un paio di "grange" quasi in solitudine e finalmente ecco la discesa. Purtroppo neanche qui riesco a lasciare andare le gambe come vorrei essendo questa piuttosto tecnica e poco corribile. Quando si arriva sul ponte il paesaggio e magnifico e vorrei lasciar andare le gambe, queste tremano come foglie al vento e rimango così incastrato in una sorta di effetto moviola, tra l'intenzione di spingere e la reticenza dei polpacci. Giungiamo sull'asfalto, mi passano ancora un paio di concorrenti, decido di affrontare il lungo tratto in salita con moderazione temendo il prospettarsi di ulteriori difficoltà. Un'occhiata al cronometro ed il vedere alcuni atleti fermi sul ciglio della strada, mi risveglia dal torpore: siamo arrivati. Allungo gli ultimi 50 mt, ma ormai non c'è più nulla da fare se non passare baldanzoso la linea del traguardo. Avanzo sicuramente fiato, ma le gambe mi tremano ancora persino ora (..ed io che pensavo di aver fatto un buon potenziamento invernale...)Resta la consolazione di aver corso in posti magnifici immerso nella natura, ed essermi comunque impegnato a fondo nonostante, in quello che è pur sempre un ottimo allenamento in prospettiva di gare a me più congeniali...
Il plauso però oggi va a d Ivan autore di un'ottima gara che mi rifila un distacco abissale ed agli altri prodi eroi della podistica Leinì partecipi di una "tuttadritta" corsa a mille. In mokti oggi infatti hanno realizzato il loro personale sui diecimila, del resto siamo una bella squadra e gli ultimi allenamenti di gruppo con tanto di competizione interna ci hano portato a migliorarci notevolmente!Su e giù per le contrade - Ingria[il gruppetto presente ad Ingria Io, Angelo, Ivan e Fabrizio-foto di Omar]

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Magazines