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Su Rai1 la serie in 6 puntate Gli anni spezzati, con Emilio Solfrizzi, Alessandro Preziosi e Alessio Boni

Creato il 07 gennaio 2014 da Iltelevisionario

Raiuno propone a partire da stasera la serie Gli anni spezzati, ambientata negli anni Settanta. Una trilogia che racconterà le storie di tre uomini che hanno lasciato un’impronta indelebile nella memoria collettiva del nostro Paese. Ogni racconto in due puntate, trasmesse per due sere consecutive e per tre settimane. Si comincia il 7 e l’8 gennaio alle 21.10 con Il Commissario, dedicato a Luigi Calabresi, interpretato da Emilio Solfrizzi. Il 13 e 14 gennaio sarà la volta de Il Giudice, che vedrà protagonista Alessandro Preziosi, nel ruolo di Mario Sossi. Infine, il 27 e 28 gennaio,  L’Ingegnere con Alessio Boni che presterà il volto a Giorgio Venuti, dirigente della Fiat. Dopo una gestazione durata molti anni – il primo progetto risale al 2005 – è giunta stasera la messa in onda dell’antologia televisiva su gli anni ’70 diretta da Graziano Diana, prodotta dalla Albatross (www.albatrossfilm.it) e Rai Fiction. “Attraverso tre figure emblematiche raccontiamo un intero arco temporale e geografico. Dei terroristi cinema e fiction si sono più volte occupati, degli altri protagonisti di quegli anni molto meno e a loro, a quelle vite spezzate, volevamo dare voce”, ha dichiarato il regista.

Il Commissario Alle 16:37 del 12 dicembre 1969 una bomba esplode nel cuore di Milano. E’ una strage, 17 morti e 88 feriti, il culmine di una scia di sangue che sta colpendo al cuore le istituzioni e la società civile. Un commissario capisce che questo è solo l’inizio del terrore. Da solo inizia a combattere contro chi crede di cambiare le cose con l’odio e la violenza, e trova sempre più seguaci. Inizia così la sua lotta contro tutti: contro uno Stato ambiguo che lo lascia solo, contro la stampa che lo diffama, contro chi lo vuole morto.

Il Giudice Un giudice e un procuratore, uniti da un’amicizia fraterna. Entrambi decisi a non piegarsi al ricatto terrorista e ad assicurare i criminali alla giustizia. Due vite, due destini legati a doppio filo alle sorti dello Stato. A separarli, il costo di una scelta senza scampo. Quella più difficile, quella che non potrà non avere conseguenze: cosa conta di più tra salvare un amico e difendere lo Stato?

L’Ingegnere Giorgio è un ingegnere della Fiat e vive il dramma delle lotte sindacali tra operai e colletti bianchi. Finché arriva il giorno in cui le contraddizioni del Paese raggiungono la soglia della sua casa, devastandola. Sua figlia, la luce dei suoi occhi, è entrata in un gruppo armato e sta per portare la guerra in casa. Cosa fare quando il nemico è tuo figlio? E’ possibile per un padre rinnegare un figlio quando in gioco c’è la salvezza della propria famiglia? Quale è il limite tra vita privata e dovere morale?


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