Otto ore d’incontro per chiarire le posizioni e sanare una rottura. Ne sono stati protagonisti il capo dello stato sudafricano Jacob Zuma e il presidente della corte costituzionale, Mogoeng Mogoeng. Il capo dell’esecutivo e il potere giudiziario si erano divisi, negli scorsi mesi, sulla questione legata alla presenza di Omar al-Bashir nel paese e al suo mancato arresto.
La decisione del governo di permettere - contro un verdetto dell’alta corte di Pretoria - che il presidente sudanese (ricercato dalla Corte penale internazionale) lasciasse il Sudafrica aveva portato i giudici di Pretoria ad accusare il governo di violare la costituzione e il partito di maggioranza ad attaccare la magistratura.
“Bisogna essere prudenti nelle critiche reciproche”, ha dichiarato Zuma dopo l’incontro, avvenuto ieri, in cui si è insistito “sulla separazione dei poteri”. Dal canto suo, Mogoeng ha affermato che vicende simili “alla lunga, possono solo minacciare la nostra democrazia costituzionale”.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)