La più grande centrale a carbone del Sudafrica, destinata a diventare a regime la principale a livello mondiale con sistema di raffreddamento a secco, è stata inaugurata nella provincia nord-orientale del Limpopo.
La costruzione dell’impianto di Medupi, cominciata nel 2007 e ora nella fase finale, dovrebbe permettere alla società nazionale Eskom di accrescere la propria capacità di approvvigionamento di 4800 megawatt. Un incremento necessario per favorire l’espansione dell’economia, sottolinea la stampa sudafricana, che evidenzia anche come ieri l’inaugurazione abbia seguito 23 giorni senza interruzioni programmate di corrente.
Durante la cerimonia, il presidente Jacob Zuma ha detto che la costruzione della centrale sta dando lavoro a 18.000 persone e che le società nazionali si sono aggiudicate il 62% di contratti per un valore di 75 miliardi di rand, oltre cinque miliardi di euro.
Quella dell’energia è una questione centrale per l’economia del Sudafrica. Interruzioni programmate di corrente e black out hanno spinto il governo a varare un piano di sviluppo, ambizioso e contestato allo stesso tempo. Oltre al carbone, e più che sulle rinnovabili, Pretoria ha deciso di puntare sul nucleare con almeno sei centrali previste.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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