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Sul futuro dell'umanita': frammenti dal testamento spirituale di albert einstein

Creato il 29 dicembre 2010 da Alessandro @AleTrasforini
Pochi mesi dopo la morte dello scienziato, Bertrand Russell rese pubblico il "testamento spirituale" affidatogli dallo stesso poco prima di morire. Documento importantissimo, che fu sottoscritto e sostenuto da altri sette studiosi di fama internazionale: Bridgeman, Infeld, H.I.Muller, C.S.Powell, Bertrand Russell stesso, Hideki Kukawa ed F.J.Curie.
Se ne trascrive di seguito qualche frammento:
"[...] Nella tragica situazione in cui l'umanità si trova di fronte noi riteniamo che gli scienziati debbano riunirsi in conferenza per accertare i pericoli determinati dallo sviluppo delle armi di distruzione di massa e per discutere una risoluzione nello spirito del progetto annesso.
Parliamo in questa occasione non come membri di questa o quella Nazione, Continente o Fede, ma come esseri umani, membri della razza umana, la continuazione dell'esistenza della quale è ora in pericolo.
Il mondo è pieno di conflitti e, al di sopra di tutti i conflitti minori, c'è la lotta titanica tra il comunismo e l'anticomunismo. Quasi ognuno che abbia una coscienza politica ha preso fermamente posizione in una o più di tali questioni, ma noi vi chiediamo, se potete, di mettere in disparte tali sentimenti e di considerarvi solo come membri di una specie biologica che ha avuto una storia importante e della quale nessuno di noi può desiderare la scomparsa. [...] 
Dobbiamo imparare a pensare in una nuova maniera: dobbiamo imparare a chiederci non quali passi possono essere compiuti per dare la vittoria militare al gruppo che preferiamo, perché non vi sono più tali passi; la domanda che dobbiamo rivolgerci è: "Quali passi possono essere compiuti per impedire una competizione militare il cui esito sarebbe disastroso per tutte le parti?". [...]
Questo, dunque, è il problema che vi presentiamo, netto, terribile e inevitabile: dobbiamo porre fine alla razza umana oppure l'umanità dovrà rinunciare alla guerra?
È arduo affrontare questa alternativa perché è così difficile abolire la guerra.
L'abolizione della guerra chiederà spiacevoli limitazioni della sovranità nazionale, ma ciò che forse ostacola maggiormente la comprensione della situazione è che il termine "umanità" appare vago e astratto, gli uomini stentano a rendersi conto che il pericolo è per loro, per i loro figli e i loro nipoti e non solo per una generica e vaga umanità. [...]
Desideriamo che ciò sia ben compreso sia in oriente che in occidente. Se vogliamo, possiamo avere davanti a noi un continuo progresso in benessere, conoscenze e saggezza.
Vogliamo invece scegliere la morte perché non siamo capaci di dimenticare le nostre controversie?
Noi rivolgiamo un appello come esseri umani ad esseri umani: ricordate la vostra umanità e dimenticate il resto.
Se sarete capaci di farlo vi è aperta la via di un nuovo Paradiso, altrimenti è davanti a voi il rischio della morte universale". 



Scritto in origine per ribadire un'opinione decisa e consapevole riguardo alla tematica nucleare, se riletto oggi trova enorme linfa e forza riguardo a tematiche più moderne.
Argomenti significativi, capaci di riportarci a quel bivio decisivo che intercorre tra nuovo Paradiso o distruzione universale.
Tra cambiamenti climatici, crisi economica e disagio sociale: nuove strade si diramano da qui.
SUL FUTURO DELL'UMANITA': FRAMMENTI DAL TESTAMENTO SPIRITUALE DI ALBERT EINSTEIN

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