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Sul trasferimento di Linares Orrù presenta un'interrogazione

Creato il 31 luglio 2013 da Www.marsala.it @@il_volatore

La senatrice Pamela Orrù ha presentato un’interrogazione urgente al Ministro dell’Interno, onorevole Angelino Alfano, sul trasferimento del Dott. Giuseppe Linares a capo del centro Direzione Investigativa Antimafia di Napoli. 

La parlamentare trapanese, riconoscendo l’importanza dell’incarico, “indubbiamente prestigioso”, ha evidenziato come in questo modo si vada a “privare un territorio come quello della Sicilia occidentale di un caposaldo dell’investigazione”, creando le condizioni per “un pericoloso varco del quale potrebbe approfittare la criminalità organizzata”, si legge nella interrogazione. La senatrice Orrù ha invitato il Governo a rivedere questa decisione, proponendo di conferire, all’attuale primo dirigente della divisione anticrimine della Questura di Trapani, “un prestigioso incarico investigativo nella zona di Palermo o comunque in Sicilia”, in  modo da consentire al Dott. Linares “di continuare le indagini e utilizzare la sua memoria storica ed insostituibile nella lotta alla criminalità organizzata sul territorio siciliano, ed in particolare quello trapanese, feudo del più pericoloso latitante mafioso Messina Denaro”, ha rimarcato la Orrù nella sua interrogazione, con in calce le firme dei senatori siciliani. Insomma, per la parlamentare trapanese Giuseppe Linares va promosso, restando però in Sicilia, in modo da continuare la sua opera a contrasto del fenomeno mafioso.

Nel suo atto ispettivo la senatrice del Partito Democratico ha ricordato l’impegno di Linares alla guida della squadra mobile di Trapani, “colpendo uno ad uno gli autori di stragi e delitti, i responsabili delle connessioni tra mafia, politica e imprenditoria, conducendo un vero e proprio progetto investigativo che nel giro di pochi anni ha permesso di fare terra bruciata attorno ai latitanti. Ha ricostruito le storie e i fatti di Mafia di tutta la Provincia. L'arresto di boss latitanti condannati all'ergastolo come Virga, Mangiaracina, Sinacori, Bonafede, Milazzo, le varie fasi delle operazioni Rino, Prometeo, Tempesta e Peronospera I e II, Mafia Appalti  (per citarne alcune ) sono a dimostrare i risultati, ottenuti con un'attività investigativa costante”, si legge nel testo dell’atto ispettivo.

“Grazie al suo lavoro eccezionale, rigoroso e di squadra, specializzando saperi e competenze, sono stati assicurati alla giustizia  - ha evidenziato la senatrice Orrù - numerosi presunti boss seguendo le tracce lasciate da appalti pilotati, truffe, corruzioni (in poco tempo ben 12 dirigenti di uffici tecnici sono stati arrestati per corruzione), scoprendo numerose casseforti occulte a disposizione del più pericoloso latitante Matteo Messina Denaro, considerato uno dei capi storici della mafia”.

La senatrice ha anche ricordato i segnali di gradimento arrivati da diverse Autorità giudiziarie siciliane, in particolare il Presidente della sezione misure di Prevenzione del Tribunale di Trapani, il Procuratore generale di Palermo, il Procuratore di Trapani e vari Pubblici Ministeri, affinché a Linares fosse affidato un incarico di prestigio siciliano. “In questi giorni – ha scritto la Orrù nel suo atto ispettivo al Ministro dell’Interno - si avvia alla conclusione uno degli ultimi processi al clan Messina Denaro, il blitz Golem 2. Gli indagati di Golem 2, 14 in tutto, oggi sono processati dinanzi al Tribunale di Marsala, e per i quali i pubblici ministeri dott. Guido e dott. Sabella hanno chiesto oltre 200 anni di carcere. Un processo che per sette udienze si è fermato ad ascoltare proprio l'ex capo della Mobile di Trapani, dott. Giuseppe Linares, che rispondendo ai pm, ai difensori ed ai giudici, ha ricostruito la storia più recente del mandamento mafioso più importante al momento, quello di Castelvetrano, retto dal latitante Matteo Messina Denaro. Testimonianza che, come riportano anche i maggiori organi di stampa, ha fatto incassare al dott. Linares l'attestazione di stima del pubblico ministero della direzione distrettuale antimafia di Palermo dott.ssa Marzia Sabella”.


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