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Sul treno per Torino (Film Festival)

Creato il 22 novembre 2013 da Luigilocatelli

31tff_orizzontale_hiOre 11,25 di venerdì 22 novembre. Sono sul Frecciarossa da Milano Centrale destinazione Torino Porta Nuova, carrozza 6 posto 9D. Che poi mi siedo al 9C (corridioio) perché il D, finestrinato, è già occupato da un signore salito a Napoli. Arrivo previsto alle 12,05. Missione: Torino Film Festival edizione numero 31. Dopo lo sbarco in città e la posa bagagli in hotel, la solita liturgia burocratica di ogni film festival (anche se poi non ce n’è uno uguale uguale all’altro), e dunque ritiro del badge all’uff. accrediti – mossa fondamentale, senza badge non esisti – quindi attenta valutazione del programma. Anche qui il problema, la maledizione di ogni festival, sono le sovrapposizioni di orario. Credo che il mio primo film di questo TFF31 sarà alle 16 Le Demantelement, film canadese in concorso (l’han già dato da qualche parte, non ricordo esattamente dove, forse a Cannes alla Quinzaine). Non ho il biglietto per l’evento diciamo così di gala, l’inaugurazione di festival stasera al Lingotto con Luciana Litizzetto madrina e proiezione successiva di Last Vegas, ennesimo film sulla quarta età, stavolta con De Niro e Morgan Freeman. A me del côté mondano della serata ‘un me ne po’ fregà de meno, vorrei andarci solo per vedere il film, che così ci metto sopra la crocetta del già visto e non devo poi recuperarlo (c’è solo un’altra proiezione, domani, ed è una proiezione mista accreditati-pibblico, sempre un casino) saltandone un altro in contemporanea. Ho telefonato all’uff. accrediti per vedere se c’eran biglietti residui, mi han detto che no, e di provare con l’uff. stampa. Ai quali ho subito mandato un’email. Finora nessuna risposta. Tenterò di persona, dopodichè non mi resterà che gettare la spugna. Pare insomma che la voglia di vedere Litizzetto live abbia mobilitato tutta la Torino upper class, la crème de la crème (come diceva l’indimenticabile Maggie Smith premio Oscar di La strana voglia di Jean: “Ricordatevi, voi siete la cème de la crème!”), tutti gli omaggiati a vario titolo (giornalisti di testate di prima fascia o non di prima fascia ma omaggiati lo stesso ecc.). L’unico festival, quello di Torino, che non faccia una proiezione stampa del film di apertura, forse per rimarcare (inconsciamente?) l’esclusività dell’evento, il chi c’è c’è e chi non c’è peggio per lui, secondo la castalità che distingue questa città così profondamente savoiarda-fiat-juventina. Perfino a Cannes, il più inaccessibile di tutti i festival, fa la sua proiezione stampa in anticipo del film di apertura, lo stesso Venezia e Berlino, perché Torino no?


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