Sull'Ikea, la mobilità sostenibile e le macchine da cucire

Da qualche giorno ho una nuova coinquilina, si chiama Sy, occupa poco spazio, è silenziosa e robusta ed esce dalla sua scatola solo quando serve. Si tratta della macchina da cucire Ikea, regalo di compleanno tardivo da parte dei miei genitori che finalmente hanno capito che in nessun modo la mia vecchia macchina con mobile sarebbe entrata nel monolocale. Probabilmente mia mamma si era stufata di cucirmi stracci "mamma, non sono stracci, è re-fashion!" ed io finalmente posso dare libero sfogo alla mia creatività sfogandomi sui vecchi vestiti.
Per l'acquisto del regalo ci eravamo dati appuntamento all'Ikea e da brava ecologista io l'ho raggiunta con i mezzi pubblici (al ritorno però il passaggio in macchina per portare la Sy fin sotto casa non l'ho rifiutato!). Questa è tutta pubblicità gratuita per l'Ikea, ma se la merita davvero visto che mette a disposizione una navetta gratuita dalla fermata della metropolitana: arrivi al capolinea fuori città, scendi, prendi il bus, ti fai un giro tra mobili e tessuti, mangi al ristorante e torni alla stazione della metro sempre in bus e sempre gratis. Se tutte le aree commerciali adottassero la stessa politica sono convinta si dimezzerebbero le automobili perché a questi non-luoghi si arriva quasi esclusivamente tramite strade progettate pensando solo ai mezzi motorizzati.
E sempre di mobilità sostenibile scrivo su Girly Bike riguardo alla ELF, una via di mezzo tra una bicicletta e un auto ecologica. Se siete curiosi non perdetevi questo post!