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Sulla lunga notte mediatica della caccia ai killer di Charlie Hebdo, dalla CNN a Matrix. E sull’esasperata diatriba populista Toscani – Salvini- Sallusti.

Creato il 08 gennaio 2015 da Rosebudgiornalismo @RosebudGiornali
Image4di Rina Brundu. “Lei è pazzo!” è infine esploso il direttore Sallusti ospite del programma Matrix (Canale 5) durante l’odierna puntata dedicata al tragico attentato parigino contro la sede del giornale satirico Charlie Hebdo. Il pazzo in questione era niente-poco-di-meno che il fotografo Oliviero Toscani per l’occasione collegato in esterna, forse da casa sua, ma che comunque non si è scomposto troppo. “Terroristi!” ha infatti ribattuto all’indirizzo sia di Sallusti che di Matteo Salvini, il rampante segretario leghista, anch’egli parte dell’illuminato.. . parterre in studio.

Bisogna quindi sottolineare che per l’occasione il salomonico conduttore (ma come cappero si chiama? Qualcuno lo sa senza googlare?) non si è fatto mancare nulla ed ecco Gasparri al telefono: “Lei ha delirato!”, ha sbraitato rivolgendosi a Toscani. “Ricoveratelo!” gli ha dato man forte Salvini, mentre Sallusti insisteva: “Lei (nda lei, Toscani) sta difendendo un sistema che ha condannato una donna solo perché guidava!”. Più calmo, pacato, finanche meditabondo, al giornalista Magdi Allam non è restato che trarre le logiche conclusioni: “La qualità della… uhm… dialettica mostra come nient’altro la nostra fragilità… e come questa sia inversamente proporzionale alla crescente arroganza del fanatismo islamico… Gli dà insomma ogni ragione di credere che noi siamo terra di facile conquista!”.

Come dargli torto? Di fatto questo spettacolino mediatico casalinghico poco incoraggiante avveniva tra la mezzanotte e l’una, proprio mentre il resto del mondo seguiva la diretta della massiccia caccia all’uomo messa in atto dalle forze speciali francesi in quel di Reims. Una caccia all’uomo che non ha dato immediatamente i risultati sperati ma che non si è fermata mai. Come non si è fermata mai la diretta della CNN, il lancio continuato delle “ultimissime”, degli aggiornamenti in real-time su qualsiasi elemento di novità nell’indagine che valesse la pena segnalare agli attentissimi spettatori di entrambe le sponde dell’Atlantico.

E in verità non c’é stato aspetto di questo devastante attacco terroristico sul quale l’improvvisato villaggio mediatico globale non si sia interrogato: dalla nuova modalità da comando-occidentale impiegata dai killer, al loro più generale identikit, al training professionistico in medio-oriente, allo status di “combattenti” di ritorno dalle “campagne” siriane. E senza dimenticare il dovuto tributo alle vittime ricordate sia per le loro attività considerate “blasfeme” da una parte del mondo musulmano, sia per il loro spirito goliardicamente irriverente e provocatorio.

Ripensandoci non c’è stata invece una sola parola spesa dalla conduttrice di quel telegiornale americano per dirimere sul tema che appariva più pregnante al trio Toscani-Sallusti-Salvini e che ha determinato il discutibile “mood” della già citata, esasperata, diatriba populista: Islam in casa nostra, si o no? Di fatto il problema non si poneva neppure nel villaggio-globale abitato dalla giornalista CNN, che per definizione era ed è mondo di tutti. Il problema si poneva e continua a porsi soltanto per noi; del resto l’ennesima notte mediatica to-remember – durante la quale la copertura informativa del nostro servizio pubblico ha lasciato molto a desiderare – ha ampiamente dimostrato che non è l’unico… problema, quanto piuttosto la punta dell’iceberg.

Featured image, screenshot dalla diretta di un canale francese.

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