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Sulle tratte del Mediterraneo le donne pagano per essere violentate.

Creato il 22 giugno 2011 da Yellowflate @yellowflate

in manette uno scafista violentatoreLe attraversate del Mare Nostrum, nelle “braccia” dei Caronte del Mediterraneo, sono viaggi da incubo, eppure quasi mai si riesce a far qualcosa. Questa volta però una donna coraggio non ha taciuto ed ha denunciato il suo aguzzino.Violentata più volte, sia durante la traversata che dalla Tunisia l’ha portata in Italia, sia nel centro di accoglienza di Lampedusa, la giovane migrante ha avuto il coraggio di raccontare la sua storia, una come tante, forse.  Mansouri Sadik, sedicente libico di 32 anni, nel pomeriggio è stato arrestato  dagli agenti della Squadra Mobile di Agrigento con l’accusa di violenza sessuale e favoreggiamento della prostituzione.  L’uomo  è ritenuto a capo di un’organizzazione che traffica esseri umani. Insieme a Mansouri Sadik,sono stati fermati anche altri tre presunti scafisti, tutti sedicenti libici, Sris Mahir di 31 anni, Tarhouni Najar di 34 anni e Soltan Abdurrazak di 38 anni.

L’evento denunciato dalla donna sarebbe accaduto su un barcone carico di 19 persone partito dalle coste tunisine e non da quelle libiche. Durante il viaggio si era verificata la prima violenza, come ha raccontato agli agenti la donna, che aveva pagato mille euro per raggiungere la Penisola. Una volta arrivata a Lampedusa, il 15 giugno scorso, la tunisina è stata obbligata a dichiarasi moglie dello scafista: così, alloggiata nella stessa stanza del suo aguzzino, è stata stuprata nuovamente.

I quattro immigrati, individuati grazie alla denuncia della vittima, sono giunti ieri sera al porto di Porto Empedocle con il traghetto della Saremar, e sono stati poi trasferiti al carcere di Agrigento, Petrusa, mentre le  sei donne di quello sbarco sono rimaste nell’ex base Loran, a Lampedusa.

La giovanissima tunisina, ovviamente, non ha raccontato subito la storia, ma ha preso coraggio a mano a mano che passavano i giorni, quel che è certo è che l’uomo terrorizzava la donna , ha riferito d’essere sua moglie. Come lei anche le altre cinque donne hanno detto di essere compagne di altri immigrati. Soltanto dopo la seconda violenza sessuale, la donna ha parlato con i poliziotti. (fonte Ansa)Un racconto  tragicamente vero che è stato confermato anche da altri immigrati che sarebbero testimoni del doppio stupro.


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