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SuperRugby, quasi tutti ancora in corsa

Creato il 02 aprile 2013 da Rightrugby
SuperRugby, quasi tutti ancora in corsa Alla settima giornata di SuperRugby su 17 previste, il torneo è ancora senza padroni: nessuna squadra è imbattuta, i Brumbies sono ancora in testa ma a partire da due punti sotto di questi stanno dieci franchigie concentrate in dieci punti: un super pack di undici squadre su quindici raggruppato in spazi ristretti. Ogni passo falso costa caro, come testimoniano i Blues di John Kirwan che questo giro han perso il posto playoff, rimpiazzati dai sorprendenti Cheetahs alla quarta vittoria in fila di cui tre on tour. Tutte sono comunque ancora in gioco; staccate con un gap di cinque punti dal gruppone sono solo le due australiane Western Force e Rebels, la "neoassunta" Southern Kings e inopinatamente ultima con zero vittorie a dispetto di una notevole campagna di rafforzamento, gli Highlanders.
- I Brumbies mantengono la leadership in classifica assoluta, sopravvivendo all'assalto dei Bulls, che già avevan lottato lo scorso turno in trasferta contro i Reds, portando a casa un 23-20 stretto ma prezioso dopo la sconfitta a Città del Capo. Ce la fanno grazie a una punizione per holding messa a segno da Chris Leali'ifano in extra time. Il primo tempo finiva 14-3 con meta marcata anche qui in extra time dall'estremo Coleman, inseritosi dopo un lunghissimo multifase a testate: le difese australi sono notevoli, fisiche, le superi solo per sfinimento-sfilacciamento, con pazienza. A testate ci san ovviamente fare anche i Bulls: al 45' sfiorano la meta (Speight riesce a disturbare il controllo di Mapoe mentre la schiaccia a terra) ma la marcano poco dopo con l'altra ala Visser (Petrus: parente dello "scozzese volante"?). La squadra di casa riusciva a gestire fino a due minuti dalla fine sul 20-13, quando la difesa australiana perdeva quasi a metà campo il veloce centro Johannes Engelbrecht in un soprannumero sulla sinistra. Morné Steyn prendeva tutto il tempo a disposizione e trasformava dalla linea laterale all'ottantesimo per il pareggio;  l'arbitro faceva riprendere il gioco anche se il tempo era scaduto, Pierre Spies prendeva il calcio lungo e lo riportava su piano, tranquillo per fissare l'ultimo punto, l'eterno George Smith lo fermava e restava in piedi a ravanare e mentre arrivavano i sostegni sudafricani l'arbitro fischiava l'holding!  Era il fallo decisivo.
- Dietro ai Brumbies di due punti, leader della Conference neozelandese si confermano i Chiefs che nel match tra rivali dell'Isola Nord superano i Blues per 23-16, due mete a una. Il primo tempo rimaneva aperto sul 9-6 nonostante una meta annullata per offside a Anscombe dal sempre attento arbitro Kaplan e un break a metà campo di Masaga fermato all'ultimo metro. Nel secondo tempo i Chiefs prendevano il largo con le mete dell'enorme tighthead di rincalzo Ben Tameifuna in percussione rasoterra finale stile Taumalolo l'anno scorso, poi  di Richard Kahui schierato centro, che stoppava un calcio di alleggerimento; la meta dell'ala tongana George Moala serviva agli Aucklanders solo per il bonus. Pare formazione con eccellenze individuali e motivata, ma ancora non del tutto "solida" per questi livelli quella di Kirwan.
- Gli Sharks si confermano primi della Conference sudafricana "grazie" ai quattro punti per il turno di bye; sono superati nei punti dai Reds, che mantengono la wildcard andando a vincere per un solo punto ma col bonus, nella "serra" quasi deserta di pubblico a Dunedin in casa dei derelitti Highlanders: 33-34 il finale, tre mete contro quattro. Dopo una meta per parte iniziale, il sorpasso dei Reds 13-14 arriva al 24' con la trasformazione di Quade Cooper della meta del flanker Liam Gill su maul; il massimo vantaggio per i visitors arriva al 53' , 16-31 con la trasformazione sempre di Cooper della meta dello sgusciante collega di reparto Will Genia e sta in piedi fino all'ora di gioco. Nell'ultimo quarto i padroni di casa erodono il vantaggio con le mete di Hosea Gear e Ma'a Nonu in bella veronica d'agilità,  trasformate da Lima Sopoaga ma i padroni di casa rimangono corti di un punto. Coach Ewen McKenzie, dimissionario dai Reds a fine stagione, con questa gara supera un certo Robbie Deans e diviene l'allenatore con più presenze di sempre nel SuperRugby: oltre 120 tra Waratahs e Reds.
- Seconda wildcard mantenuta anche dai Crusaders, vincenti in trasferta a Capetown sugli Stormers per 14-19, una meta per parte nel primo tempo dei flanker "promesse mantenute" Siya Kolisi su maul e Matt Todd a sostegno su percussione centrale. Alla fine è assedio agli ultimi metri da parte dei Capetonians ma i 'Saders resistono, usando ogni mezzo lecito o quasi.  E' la terza franchigia sudafricana sconfitta in fila, per la terza vittoria in fila della franchigia allenata da Todd Blackladder; gli Stormers si trovano ora coi Bulls a 15 punti, in fondo al gruppo delle aspiranti ai playoff. E falcidiati dagli infortuni.
-L'ultima wildcard va ai Cheetahs, che tornati a casa sistemano anche i Rebels per 34-16; non sono tanto i punti ma le cinque mete contro una. A riprova del gioco rodato messo in essere dal team allenato da Naka Drotske, segna tutta la linea arretrata, classico segno che ... il pack fa il suo lavoro -  Hennie Daniller, Raymond Ruhe,  Johan Sadie, Willie Le Roux e il sostituto centro Rayno Benjamin; manca solo Robert Ebersohn, autore in compenso del break e passaggio smarcante che vale la meta di Ruhe. Burton Francis è stato richiamato a coprire l'infortunio, l'ennesimo, di Goosen ed è in coppia mediana con Sarel Pretorius.
- A pari punti dei Cheetahs ma senza wildcard stanno gli Hurricanes, che regolano i Southern Kings in una partita stile "summer league" finita 46-30, sei mete contro tre.
- Un punto sotto sono i Waratahs, vincenti in casa nel derby con Western Force, finale 23-19, meta di Adam Ashley Cooper contro quella di Alfi Mafi - il suo erede? La partita la fanno i Force col loro stile chiuso e abrasivo ma il punteggio è controllato dal team allenato da Michael Cheika, alla seconda vittoria "tirata" in fila dopo un inizio di stagione disappointing.  18-9 a fine primo tempo, tutto da piedi "stranieri" - lo scozzese Brendan McKibbin per i 'Tahs, Sias Ebersohn per i Force); al 45' c'è la meta di Ashley-Cooper per il 23-9, poi è resistenza al recupero (in foto la star del League Israel Folau, ora estremo della franchigia di Sidney).

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