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Suprahumanism: quando il transumanismo prende una brutta piega...

Creato il 31 ottobre 2014 da Estropico

Suprahumanism: quando il transumanismo prende una brutta piega...

La comparsa dei sovrumanisti, ormai qualche anno fa, ha spaccato in due il transumanesimo italiano.
Per alcuni (Estropico compreso), il condividere l'approccio all'uso delle tecnologie emergenti per il superamento della condizione umana non basta a far ignorare il retaggio politico-filosofico. Il loro arrivo ha anche forzato l'adozione, da parte di Estropico, di un nuovo e inaspettato ruolo: quello di osservatorio improvvisato sull'estrema destra transumanista (o meglio: sovrumanista). Forse avrete notato che e' da una vita che non torno su questo tema. Un po' e' perche' alcuni autori sovrumanisti sembrano essersi allontanati dai nostri temi e altri sembrano meno attivi di una volta (e se tutto cio' e' stato in qualche modo influenzato dalle ben note polemiche, direi che ne e' valsa la pena). Un po' e' anche perche' immergersi nella palude della destra antagonista non e' esattamente il mio hobby preferito e preferirei occuparmi invece di longevismo, nanotecnologie, I.A., etc...
Ad ogni modo, questo e' un tema controverso, per cui, prima di entrare in dettaglio non puo' mancare il solito chiarimento per chi non conoscesse a memoria la mappa del transumanesimo italiano: l'autore del libro che intendo segnalare cita l'Associazione Italiana Transumanisti e l'influenza delle opere di un loro leader sul suo pensiero. Cio' non significa che la AIT sia un'organizzazione sovrumanista o tantomeno di estrema destra, ma solo che ha deciso di rapportarsi con la destra antagonista in maniera diversa dal Network dei Transumanisti Italiani, del quale Estropico fa parte.
Detto tutto cio', veniamo finalmente al dunque...
Mi e' stato segnalato un libro chiaramente sovrumanista che, contrariamente al solito, non e' italiano, ma scritto in inglese da un certo Daniel S. Forrest: Suprahumanism. European Man and the Regeneration of History.
Traduco sommariamente da Amazon:
Siamo a un punto cruciale della Storia: un momento di transizione importante quanto l'emergere di Homo Sapiens, o l'inizio della civilta' dopo la Rivoluzione Neolitica. Paradossalmente, il trionfo dell'Occidente, noto come globalizzazione, significa la morte dell'Europa e dell'Uomo Europeo. Il nostro destino e' in bilico fra due alternative: il trionfo completo della visione egalitaria del mondo, che portera' alla fine della Storia, o una rigenerazione storica. Nietzsche ha profetizzato che la Terra apparterra' infine all'ultimo uomo o al superuomo. Non ci sono alternative. Daniel S. Forrest e' un esperto di affari esteri. Ha viaggiato per lavoro in Africa, America ed Europa. Nel suo libro, Forrest esplora le sfide che l'Europa dovra' affrontare nel 21mo secolo e offre soluzioni rivoluzionarie.
Ho solo accesso alle poche pagine disponibili su Amazon, ma i paralleli col sovrumanismo italiano e con l'area della destra antagonista dalla quale esso e' emerso mi sembrano innegabili: la ricorrente menzione della rivoluzione neolitica, l'atteggiamento "no global", l'affliggersi sulle sorti dell'uomo europeo, l'influenza di Nietzsche. Sfruttando il look inside di Amazon, la prima cosa che si incontra dopo il table of contents e' una citazione di Arthur Schopenhauer, nella quale il filosofo esprime la propria speranza che un giorno l'Europa sia purificata dalle "mitologie ebree" e ritorni alle "sacre religioni" (un'altra ossessione sovrumanista e' l'ostilita' verso la tradizione giudaico-cristiana). Gli autori citati, sul tema dell'Imperium (vedi sotto), potrebbero essere un copia-e-incolla da una bibliografia sovrumanista. Fra i molti: Giorgio Locchi, Guillaume Faye, Julius Evola, Alain de Benoist. Potrei continuare con le somiglianze, ma l'appartenenza allo stesso filone filosofico-politico mi sembra ovvia. A chi volesse qualcosa di persino piu' ovvio, faccio notare la nota di Forrest a pagina 19, qui in mia traduzione: "Sono particolarmente indebitato a Stefano Vaj, Segretario Nazionale dell'Associazione Italiana Transumanisti e curatore dei testi di Giorgio Locchi. Il suo trattato, Biopolitica, ha grandemente influenzato la mia opera." Sulla stessa pagina, Vaj e' descritto come "straordinario sovrumanista".
Per l'introduzione, pero', Forrest ha scelto un personaggio che invece non conoscevo, Norman Lowell, il quale espone quelli che secondo lui dovrebbero essere gli obiettivi del suprahumanism: la politica estera dell'Europa dovrebbe mirare alla creazione di una nuova struttura internazionale e globale (Imperium) che riunisca gli uomini e le donne "di sangue e cultura europea". Lowell cita poi il proprio Imperium Europa: "Un Imperium su scala globale, che unisca tutti gli europei ovunque si trovino; due anelli bianchi, a nord e a sud dell'equatore abbracceranno la Terra, unendo Slavi, Teutonici, Anglosassoni e Latini".
Se non ho trovato nulla online sull'autore (immagino questa sia la sua prima pubblicazione), non ho avuto problemi a rintracciare Lowell e quanto ho trovato spiega la sua... come dire? Diciamo "particolare" visione del futuro.
Da Wikipedia: Lowell e' un "ultranazionalista" maltese, fondatore e leader di un partito di "estrema destra"(Imperium Europa) il cui obiettivo e' la creazione di una "patria per i Bianchi". Il partito mira ad unire tutti i nativi europeii (cioe' i discendenti di europei, "ma non gli immigranti di origini non-europee"), sotto la bandiera di un Impero Europeo fondato su Spiritualita' e Razza, e guidato da una non meglio specificata, almeno su Wikipedia, elite... Alla fine dell'introduzione, sotto il suo nome, Lowell aggiunge: "Anno Primo dell'Alba Dorata". No, non penso neanch'io che sia una coincidenza...
Sembra insomma che il sovrumanismo, fino ad ora un fenomeno sostanzialmente italiano, abbia trovato una sponda nel mondo anglosassone, la terra natia del transumanesimo. Preoccupante? Certo, dato che uno degli obiettivi, immagino, sia di infettare con memi sovrumanisti il piu' vasto organismo transumanista.
Se non altro, ora, quei transumanisti anglosassoni che non hanno capito o che non hanno voluto capire chi siano i sovrumanisti, o che hanno preferito lavarsene le mani, non avranno piu' scuse quali la barriera linguistica o gli eufemismi cifrati di certi autori.

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