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Swaziland / Una spesa "folle" per l'economia di un Paese povero /Controsensi africani

Creato il 13 ottobre 2014 da Marianna06

 

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Il nuovo aeroporto dello Swaziland, intitolato a re Mswati III e costato l’equivalente di 300 milioni di dollari, è considerato dalle autorità locali la scelta migliore per mettere in comunicazione con il resto del mondo i cittadini del piccolo regno.

Non tutti, però, lo utilizzeranno.

Una persona preferisce infatti continuare a utilizzare il vecchio scalo internazionale, nonostante sia quella che più ha spinto per costruire il nuovo.

Si tratta dello lo stesso monarca.

Quando Mswati – definito dai critici “l’ultimo sovrano assoluto d’Africa” – vorrà lasciare la capitale Mbabane, non dovrà dunque – come invece il resto dei suoi sudditi – spostarsi di 70 chilometri per raggiungere il nuovo scalo, costruito in piena savana.

Potrà far partire il suo jet privato dall’aeroporto di Matsapha, poco distante dalla città. Un privilegio che, ha riferito il giornale Swazi Observer, condividerà solo con le Forze armate.

L’annuncio ha fatto rinascere le critiche che avevano accompagnato la realizzazione del progetto, considerato eccessivo per un Paese in cui oltre due terzi della popolazione vivono sotto la soglia di povertà.

Distante, oltre che dalla capitale, anche dal polo commerciale di Manzini, il nuovo scalo è servito da una sola compagnia, la governativa Swazi Airlink.

Secondo gli intenti dei fautori del progetto l'aeroporto dovrebbe, a breve, trasformare lo Swaziland in un Paese del "Primo mondo". 

 

               a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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