Magazine Diario personale

Swinging Warsaw

Creato il 28 novembre 2014 da Valeskywalker @valeskywalker
Swinging WarsawSabato 15 novembre, abbiamo festeggiato il compleanno del Senator e la conclusione di questo nostro primo periodo varsaviese.
Ci tenevo tantissimo che lui fosse felice di questa festa di compleanno, visto che ogni anno gli viene il muso di diventare vecchio Amore, dai, io sono un anno piu' vecchia e non la prendo cosi' male. Amore ma per te e'diverso, sei italiana, vivrai sicuro cent'anni. Ci tenevo tantissimo che tutti i nostri ospiti avessero un bel ricordo di questa serata, da tenersi negli occhi per molto a lungo, quando in futuro penseranno a noi o semplicemente leggeranno il nostro nome nella posta in arrivo.
In questi venti mesi varsaviesi abbiamo fatto cinque feste in casa: quando il dj per il luogo che volevamo affittare ci ha tirato pacco, ho pensato che fosse un segno. Anche la nostra partenza andava festeggiata nella nostra casa, che ora e' davvero nostra, che significa tanto per noi, e che tutti i nostri amici conoscono e nella quale sono stati accolti per cene, caffe', colazioni.
Solo che a sto giro saremmo stati confermati in 55. Oltre tutti i miei precedenti record.
Recentemente abbiamo visto The Great Gatsby e ho pensato che l'introduzione su New York di Nick rispecchia perfettamente questo periodo Varsaviese; ci sono voluti quattro quinti di secolo perche' la citta' tornasse a essere una delle piu' economicamente, culturalmente e socialmente vibranti d'Europa. La citta' scoppia di energia, lavoro e vitalita': questa sara' sempre ricordato come un periodo d'oro nella storia futura e noi ne siamo stati parte ogni giorno da, quando siamo qui. E cosi', per allegria, ho deciso di buttarla in bollicine e palloncini, chiedendo a tutti gli ospiti di ispirarsi allo stile anni 20. E siccome sapevo che qualcuno sarebbe stato troppo timido per farlo davvero,ma poi si sarebbe imbarazzato di trovarsi con gli altri tutti agghindati, ho anche ordinato una dozzina di boa bianchi e gialli, una dozzina di fedora neri di plastica e una mezza dozzina di farfallini bianchi.
Avevo ormai le mani indolenzite tra pompa per i palloncini, sfila e taglia nastri, incolla patafix e soprattutto mi girava la testa per tutto quel sali fino all'ultimo livello piu' alto della scala, su in punta dei piedi, stira il braccio e incolla il palloncino o la stella filante, scendi e ricomincia. Nel giro di un'ora e mezzo sarebbero arrivati quasi tutti i nostri amici qui a Varsavia e c'era ancora da preparare il buffet, buttare la spazzatura, vestirci.
Il Senator e' rientrato con le Ice, dopo aver rispettato la mia richiesta di tenerle fuori casa il piu' possibile in modo da lasciarmi concentrare a far l'allestimento. Per fortuna, perche' arrivata al salotto, ultima stanza da preparare, avevo scoperto che li' il soffitto era piu' alto di cinque cm che nel resto di casa, percio' non ci arrivavo nemmeno sulle punte e stirandomi. Telefonata di un'amica cara che non ce la fa a venire perche' il marito sta male. Lacrime che rotolano giu' senza un grano di razionalita',perche' gia' due sere prima un'altra amica ha perso l'aereo per colpa del blocco creato da un incidente in A4.
E' cosi' che e' arrivato quel momento del non ce la faro' a finire tutto, non ce la faro' a far festa, voglio solo mettermi in pigiama e non aprire il citofono, adieu
Mamma non piangere, ti do una mano io! Gli Elfi sono bravi a collare i palloncini, e io sono un Elfo!
Cosi' e' partita questa piccola catena di montaggio: io preparavo gli ultimi palloncini e stelle filanti, Bea ci incollava il patafix e li porgeva al Senator sulla scala, che forte dei suoi centottantanove centimetri e conseguente apertura alare, appiccicava da lassu'. In dieci minuti era tutto finito, bello e luccicante.
Un Telegram di Sos alla Panzabanco, in vacanzina varsaviese coi genitori e il pupo piccolo apposta per venire a salutarmi: ce la fai a venire prima per aiutarmi a finire di preparare? Si, certo.
Mentre il Senator portava giu' la spazzatura e io facevo la giocoliera distribuendo per i tavoli in giro per casa piatti, bicchieri, stoviglie, focacce, salami, formaggi, uva, mandarini, prosciutto, melone, ananas, le bimbe correvano eccitate per casa gridando Bello Bello E' Scintillante! E' Luccicante!E' Brillante.
Un'ultima aspirapolverata, metto su l'acqua per la pasta, chiedo al Senator di ordinare quattro pizze giganti. Arriva la Panzabanco in tenuta Mcgyver che prende possesso della mia cucinetta per produrre l'insalata di pasta, come se non avesse mai fatto altro nella vita che fare la mia sorella salvatrice putativa. Ringraziando l'inventore dello shampoo secco che dovrebbe andare nella Hall of Fame insieme agli inventori dell'asciugatrice e delle salviette umidificate, procedo al trucco a tempo record, tiro fuori la mia bigiotteria veramente falsissima di plastica, un vestito nero, un boa bianco e faccio in tempo a mettermi
Mamma come sei bellissima elegante! Posso avere anche io occhi d'oro?
E sia, sono talebana sullo smalto anche se me lo chiede sempre, due ditate di ombretto dorato spero non mi manderanno in visita Maria&Rudolf incavolati dall'aldila' la prossima volta che dormo.
Sono le sette.
E' l'ora.
Suona il campanello il nostro primo ospite mentre io sto allacciando il cinturino delle scarpe col tacco con la stessa scioltezza di uno che sta tentando di disinnescare una bomba e di mestiere fa il  minatore.
Scusate, sono arrivato alle sette anche se sull'invito c'era scritto otto perche' mi sono confuso.
Ah, era alle otto? Non mi ricordavo nemmeno, pensavo fosse alle sette, mi sento dire.
Sospiro di sollievo, dopo esser stata behind the schedule tutto il giorno, adesso sono pure pronta in anticipo.
Arriva la babysitter per le bimbe, che le conterra' fino alle undici e quarantacinque, quando meta' degli ospiti rientreranno per liberare le loro babysitter e cosi' ci sara' abbastanza spazio per ballare, bambine comprese. Crolleranno all'una, incuranti della musica e delle luci stroboscopiche ancora per un bel po'.
Quando il citofono ha iniziato a cinguettare, nel giro di pochi minuti la casa si e' riempita di chiacchere, sorrisi,abbracci e quel senso di allegra goliardia che speravo l'essere vestiti a tema desse: uomini in bretelle coi capelli impomatati e il papillon,  oppure gessati e cappello, donne con capelli ornati da nastri o onde, nero, bianco, oro, argento...e le piume gialle e bianche che svolazzano ovunque, dando quel tocco starnazze' che stempera l'eleganza, specie quella del gruppo italico che si distingue sopra tutti per le mises.
Riassumere una festa cosi' e' difficile. Potrei scrivere di cio' che e' rimasto dopo: 46 bottiglie vuote di proseccocavaspumantechampagne, 10 di superalcolici, 3 di acqua tonica e ben 5 di acqua naturale. Palloncini ancorati al soffitto per ancora due settimane. Selfies e foto di visi felici e ridenti. Musica electroswing finche' non abbiamo cominciato a ballare metodo juke box, mettendo in fila dall'hip hop  al rock al trash a Madonna, con i ragazzi avvolti nei boa, trasformati in enormi polli e pulcini danzanti, e le ragazze coi cappelli neri diventate tutte Liza Minnelli  My little town blues.
Il momento per me piu' bello e' stato quando il Senator ha richiamato l'attenzione di tutti per fare un piccolo discorso. Eravamo d'accordo che questa volta avrei parlato per prima, per evitare di mettermi a piangere di emozione. E cosi' ho preso un momento per guardarli tutti, le mie amiche e i miei amici e i giovani componenti della mia famiglia acquisita. Erano cosi' tanti che non stavano tutti nel salotto, alcuni si sporgevano dalla porta della camera. E ci sorridevano tutti in quel momento. Un immagine che nessuan foto avrebbe potuto contenere, che voglio solo continuare  a ricordare per non dimenticarne la lucentezza, la musica, il calore.
La Viatrix ha capito che era un momento speciale perche' e' corsa vicino a noi, sorridendo emozionata e ascoltando prima me e poi il Senator.
Non ho imparato a memoria un discorso ma solo tre concetti, che sono riuscita a dire sorridendo:
Sono stati venti mesi bellissimi, grazie a tutti voi che siete qui e a qualcuno che stasera non c'e' ma so che e' qui nello spirito. Parto con dei ricordi bellissimi, e mi auguro che anche voi terrete il ricordo di questa sera, di questa festa, fino alla prossima che faremo di nuovo insieme. E quando pensate che fuori fa freddo e il tempo e' brutto e non vale la pena uscire, ricordatevi che se Vale fosse qui direbbe, c'mon, usciamo che Varsavia e' bellissima.
Poi ha parlato il Senator, ed e' finita che questa volta ha pianto lui.
E s'e' continuato a ridere, parlare, abbracciarsi e ballare, finche' l'orologio del forno ha lampeggiato le 03:33


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