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“Sydney” di Paul Thomas Anderson

Creato il 15 aprile 2011 da Cinemaleo

1996: Hard Eight di Paul Thomas Anderson 

“Sydney” di Paul Thomas Anderson
“Sydney” di Paul Thomas Anderson

Primo lungometraggio del celebrato regista e sceneggiatore, produzione indipendente a basso budget, Sydney ebbe un enorme (e meritato) successo al Sundance e a Cannes.

Un film lento (non noioso) dove non sai se ammirare maggiormente la bravura degli attori, l’indovinata ambientazione, la sceneggiatura sensibile e intelligente… sceneggiatura “che ruota intorno che gioca molto sugli strani casi del destino, mischiando diverse esistenze che danno vita ad un imprevedibile intreccio. Intreccio reso ancor più imprevedibile dalla doppiezza che caratterizza taluni protagonisti, incastonati in una realtà che è il simbolo di tutto ciò che può essere fittizio, ovvero quella dei casinò” (Manuel Celentano).

Un dramma (con venature gialle e noir) che incuriosisce fin dalle prime inquadrature, cattura al massimo la nostra attenzione emozionandoci e coinvolgendoci interamente. Una regia sopraffina che fa di Paul Thomas Anderson uno dei migliori direttori del cinema americano e non solo, talento che confermerà con Boogie Nights – L’altra Hollywood (nomination agli Oscar), Magnolia (Orso d’oro al Festival di Berlino),  Ubriaco d’amore (premio per la miglior regia a Cannes), Il petroliere (a Berlino Orso d’argento, agli Oscar otto nomination).

Tra i non pochi pregi del film l’aver scelto come protagonista Philip Baker Hall, famosissimo in teatro ma visto poche volte sullo schermo: una recitazione alla Toni Servillo a cui sono sufficienti poche parole e pochi gesti per esprimere tutto un mondo di inquietudini, sentimenti, stati d’animo molteplici e diversi. Basta lo sguardo. Bravissimo!

Critica naturalmente plaudente: “Molto disteso, ma grazie al filo di “giallo” che lo percorre capace sempre di tener desta l’attenzione” (Avvenire), Sydney non manca di suggestione, laddove gioca a spiazzare lo spettatore, lasciandolo nel dubbio, con un sovrappiù di ambiguità… (L’Unità), “Anderson is one of the best filmmakers of all time, creating an epic film that is nothing less than a character study of common, ordinary people… Paul Thomas Anderson’s first film is an extremely small film that is a wonderful slow burn…” (Pompousfilmsnob.com), “This is clearly film as character study, patiently brushing the darkness away to reveal dignity, dependence and friendship; human qualities. No doubt the measured, leisurely steps of Hard Eight will not be to all tastes, but so what. In the context of Anderson’s script, they approach perfection” (Film.u.net.com), “Paul Thomas Anderson makes a film the way a master chef prepares an extraordinary meal.  While he’s cooking up his secrets in the kitchen, he teases you with the aroma, and while he feeds you the scrumptious appetizers, you know all the while that the main entrée is still to come.  When it comes, its both surprising and savory, and just when you think you’re too full for dessert, he brings it out, and it’s too good to pass up” (Moviecentral.com).

Un film da vedere e che piacerà a quanti dal grande schermo rifiutano il lavaggio del cervello.

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“Sydney” di Paul Thomas Anderson


Filed under: cinema-recensioni Tagged: cinema, drammatico, giallo, gwyneth paltrow, hard eight, john c. reilly, locandina, paul thomas anderson, philip baker hall, philip seymour hoffman, recensioni, samuel l. jackson, sydney, video

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