Magazine Cultura

Tacchi rossi

Creato il 02 marzo 2010 da Mauser @Mauser89

Ciao a tutti, come va?

Tacchi rossi

Locandina della mostra sui Cavalieri

Io sono praticamente uno zombie che cammina, questo weekend tra un impegno e l'altro non ho neanche avuto il tempo di riposarmi da una settimana decisamente spossante, ero così oberata che non sono riuscita a finire praticamente nulla e mi ritrovo con dieci ore di sonno arretrato, più quelle che avevo accumulato in precedenza, credete che possa riscattarle come si fa con le ferie non fatte? Magari me le pagano...
Tra i molti impegni del fine settimana, ce n'è però uno che ho particolarmente a cuore, cioè la gita di domenica alla Reggia di Venaria Reale, residenza di caccia dei Savoia.
Oltre al fatto che è stata una bella visita e che mi è piaciuta molto, compresa la mostra sui Cavalieri, ho anche appreso diverse informazioni utili anche per questo blog, dettagli e curiosità particolarmente interessanti sull'Epoca Georgiana.
So di bistrattare un po' quest'epoca rispetto a quella Vittoriana, il fatto è, come si è detto in un rapido scambio di opinioni con alcune lettrici nell'area commenti, che in effetti di quest'era se ne conoscono le grandi scelte politiche e gli sconvolgimenti planetari, ma poco si sa della quotidianità.

Tacchi rossi

I talons rounge di Luigi XIV

Ecco quindi che per farmi perdonare vi parlerò un po' di questi tacchi rossi.
In effetti è un dettaglio che non salta subito all'occhio, a meno che uno non sia davvero una lince!
A me è successo ieri mattina, mentre giravo per la mostra assieme alla nostra guida, guardavo un sacco di dipinti di re e nobiluomini di corte vestiti elegantemente e dall'espressione perfetta, poi, da brava donna attenta ai dettagli e con la mania delle borse e delle scarpe, mi accingo ad analizzare le calzature di Sua Maestà Luigi XIV, non male, devo dire, se non fosse che forse esagerava un po' con il rosso, sul manto d'ermellino, nei vestiti, sulle tende di sfondo, persino sulle scarpe! Dico a me stessa scuotendo il capo...

Tacchi rossi

Carlo III di Spagna con i talons rouge

In effetti era una particolarità su cui fino ad ora non mi ero soffermata: i tacchi delle scarpe di Luigi XIV, alti più o meno come le mie decolletèe da ufficio o, se preferite, come quelle di Berlusconi, erano laccati di un rosso vistoso.
Guardando i dipinti in maestà dei reali, cioè vestiti da re, con la corona e lo scettro più o meno vicini, il manto regale d'ermellino e tendaggi scultorei alle spalle, ci si accorge, dove possibile che tutti da Luigi XIV fino a Giorgio IV d'Inghilterra hanno scarpe di colore chiaro, come seta, broccato o damasco, con il tacco vermiglio e pure i loro nobili.
Un vezzo di corte? Presa dalla scimmia di tanta stranezza mi sono messa a spulciare gli altri quadri tutt'attorno e, in effetti, i potentati dell'epoca avevano tutti quelle scarpe.
Moda? Il Christian Loboutin dell'epoca, prima che lo scoprisse Carlà? Forse...
In effetti, da quello che la guida mi ha spiegato, i tacchi rossi, chiamati anche talons rouge, furono un'invenzione francese che fu molto utilizzata per tutto il Settecento, quindi in piena Epoca Georgiana.

Tacchi rossi

Scarpa con tacco Luigi XIV e tacco rosso

La moda, a quanto si sa, nacque ad opera di Luigi XIV re di Francia, che amava ostentare il suo potere, specialmente quello che aveva sugli altri, sfoggiando simboli della sua ricchezza e superiorità, non per ulimo il suo diritto di vita o di morte sul popolo, sulla vita di altri.
Ed è proprio questo, infatti, il significato dei tacchi rossi, il voler sottolineare chi aveva diritti persino sullo stare al mondo delle persone per via della sua discendenza e del suo rango.
I tacchi rossi erano il simbolo della nobiltà per nascita e della superiorità rispetto agli altri comuni mortali, questa la definizione più o meno ufficiale tratta dall'Enciclopedia di Diderot e D'Alambert.
Naturalmente Luigi non fu l'unico ad indossare queste scarpe così particolari e sfarzose, con il dettaglio dei talons rouge, la moda si diffuse rapidamente da Versailles in tutta Europa, nelle corti tedesche e anche in quelle inglesi, dove tutti e quattro i re britannici di nome Giorgio si fecero ritrarre con ai piedi le famose scarpe dal tacco scarlatto [sembra il titolo di un romanzo ^.^'].

Tacchi rossi

Carlo III di Spagna (adulto)


I tacchi rossi erano indossati sia dagli uomini che dalle donne della corte francese, mentre all'estero erano una prerogativa esclusivamente maschile , questo perchè a governare, e quindi ad esercitare il diritto di vita o morte dei sudditi, erano solamente gli uomini (occorreva una sentenza, ogni nobile poteva essere anche giudice, ma una lady non lo sarebbe mai potuta essere, tanto per dire la parità dei sessi...).
Erano tenuti ad indossarli i nobili di alto rango, di solito dal duca in su, nelle circostanze formali.
Naturalmente non dovevano metterli sempre, non è che se non li portavano allora perdevano i loro diritti di giudizio sui sudditi, no, si trattava di un semplice accessorio che ostentava il loro potere. Generalmente non erano mai messi fuori dalle corti.
Insomma, Luigi lanciò una moda che impiegò ben più di un secolo a tramontare definitvamente e volete sapere qual è stato il motivo per cui i re dall'Ottocento hanno smesso di portare i talons rouge?
Perchè caddero in disgrazia i dipinti raffiguranti le loro altezze reali come ricchi e potenti: dal diciannovesimo secolo, infatti, prese campo l'usanza di farsi ritrarre con le uniformi militari, una moda, anche questa francese, introdotta dopo Napoleone, che aveva scacciato per sempre il mito del re con pretese divine.

Tacchi rossi

Particolare del dipinto di Carlo III

Napoleone infatti, sebbene si fosse fatto ritrarre come imperatore romano e in ritratti in maestà, sapevano tutti che era solo un uomo, anzi, un corso! Che per i francesi non era proprio motivo d'orgoglio...
Il periodo del Terrore aveva scacciato per sempre l'idea del re divino e con la sconfitta di Napoleone a Waterloo, l'importanza e il valore militare spodestarono le precedenti abitudini dell'Ancien Regime, creandone di totalmente nuove.
E quindi che fine hanno fatto questi tacchi rossi?

Tacchi rossi

Particolare di un dipinto di corte

Rimasero dimenticati finchè Christian Loboutin non decise di creare qualcosa di veramente nuovo, solo che, stando gli uomini al mondo da più di diecimila anni, è davvero difficile trovare qualcosa di mai detto e mai fatto, quindi ci si può accontentare di una moda tramontata da tre secoli, tanto nessuno potrà uscire dalla tomba a gridare "Io c'ero e l'ho già portata!".
Trattandosi di una semplice curiosità non mi sono dilungata eccessivamente sulle spiegazioni, visto che ce n'è solo una ed è piuttosto semplice... spero quindi che perdonerete questo misero, cortissimo post.
Personalmente sono stata molto incuriosità da ciò che ho imparato ieri, arrivata a casa ho acceso il computer e ho cercato tutte le informazioni aggiuntive che la rete poteva regalarmi, sfortunatament nulla, digitando talons rouge o "tacchi rossi" su Google compaiono solo una miriade di negozi di Loboutin e qualuno non proprio francese e non proprio rispettabile...
A volte Internet è povero di questo genere di informazioni e avaro a condividerle con i suoi internauti, un vero peccato.
Beh, io comunque sono rimasta molto colpita e se vi capita di andare a Torino, prendetevi una giornata per la Reggia di Venaria Reale, merita davvero!
Ora vado, vi lascio qualche immagine carina
Bacioni a tutti

Tacchi rossi

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :