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Taken 3. L’ora della verità – La recensione

Creato il 10 febbraio 2015 da Oggialcinemanet @oggialcinema

Il giudizio di Katya Marletta

Summary:

La frase chiave: “My first priority is my doughter” “La mia priorità è mia figlia”

La trama: L’ex-agente CIA, Bryan Mills (Liam Neeson), riappacificatosi con la sua famiglia cerca di costruirsi una nuova esistenza e di trovare serenità lontano dai pericoli della sua vecchia vita. Ma questa parentesi di relax purtroppo non è destinata a durare a lungo. Un nuovo terribile evento sta per abbattersi su di lui, stravolgendo tutto. Bryan viene coinvolto ingiustamente nell’omicidio della ex-moglie Lenore (Famke Janssen), trovata morta nel suo letto. L’FBI, la CIA e la polizia di Los Angeles, ritenendolo l’unico colpevole, iniziano una serrata caccia all’uomo; Bryan è costretto ad armarsi e a fuggire al più presto dalla città. Deve rintracciare gli assassini di Lenny, dimostrare la sua innocenza e proteggere l’unica cosa che gli è rimasta: Kim (Maggie Grace), sua figlia. Guidato dal suo straordinario intuito e dalle grandi abilità da ex agente l’ex della CIA, Bryan metterà in campo tutto se stesso per portare a termine la sua vendetta in una serrata corsa contro il tempo.

La Recensione: Adrenalina, sentimento, brividi in “Taken 3 – L’ora della verità”- diretto da Olivier Megaton – il sessantaduenne Liam Neeson non risparmia colpi di scena, arricchendo il suo storico personaggio Bryan Mills, di vibrante azione, umanità e romanticismo. La rocambolesca spy story di Luc Besson (sceneggiatore e produttore), si avvia alla sua soddisfacente conclusione, almeno così sembra.

La fortunata saga iniziata nel 2008 con “Io vi troverò”; proseguita con il secondo episodio nel 2012 “La Vendetta”, nel terzo episodio con “L’ora della verità”, esaurisce la trama del suo eroe, portando in scena una formula più incalzante e sentimentale. Taken 3 ha un ritmo diverso dai due film precedenti. Cosa c’è ancora da raccontare della storia di Bryan Mills? A dirla tutta è sempre un grande rischio espandere la scrittura originale di un film, i sequel spesso sono contenitori di storia diluita. Certamente quello che s’intuisce dopo aver visto il film è che si arriva ad una conclusione, ad una sorta di epilogo che armonizza tutta la trilogia. Il duro dal cuore tenero Mills ha cambiato vita, ha promesso che starà vicino alla sua famiglia e s’impegna a rispettare questo giuramento. Le sue giornate non sono più quelle adrenaliniche dell’agente CIA ma quelle di un aitante neo pensionato. Mills cerca di dimenticare il suo passato. Il suo unico scopo è quello di riappacificarsi con la sua famiglia e farsi perdonare l’assenza come padre. Nel frattempo Lenny, sua ex moglie, la donna che ama da sempre, cerca di avvicinarsi a lui anche sul piano sentimentale. Ma non riuscirà nel suo intento. Verrà misteriosamente uccisa. Dal momento del ritrovamento del suo cadavere il film si apre a pieno ritmo al thriller d’azione. Bryan fugge perché deve trovare gli assassini e dimostrare la sua innocenza. Il serratissimo inseguimento della polizia mantiene il pubblico incollato allo schermo per diversi minuti, regalando scene avvincenti. Il finale del film riserva un inatteso colpo di scena che rimette tutta la trama nuovamente in gioco. Ed è questo che caratterizza questo ultimo episodio; l’effetto sorpresa. Chi ha ucciso Lenny colpirà ancora e Bryan deve proteggere a tutti i costi sua figlia. Liam Neeson si riconferma il mattatore della scena; irresistibile anche nei panni dell’eroe più agè.

Al cinema dall’11 Febbraio 2015.

Da Londra Katya Marletta per Oggialcinema.net

Taken 3. L’ora della verità – La recensione ultima modifica: 2015-02-10T09:02:37+00:00 da Redazione OAC

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