Noi di Torino Style siamo da sempre attente ai brand emergenti e ai giovani designer in erba. Oltre all'insaziabile sete di scoprire cose nuove siamo mosse dalla curiosità: cosa spinge un giovane a fare il grande salto?
Quali sono i primi passi e le competenze necessarie per farcela?Ne abbiamo chiacchierato un pomeriggio davanti a un caffè con Marta Ottolini, designer della neonata OTTO Bags e ci siamo fatte raccontare i suoi inizi.
Com'è iniziata la tua passione per le borse?
L'amore per le borse è iniziato da piccolina, è genetico... Mio nonno paterno aveva una pelletteria e vendita diretta proprio di fronte a casa dei miei genitori ed ogni giorno entravo in negozio con occhi stralunati, felice giocavo a provare ogni borsa.
Crescendo ne ho collezionate tantissime ma disegnarle e produrle da me è un sogno che non mi ha mai abbandonata.
Come hai deciso di dedicarti alla pelletteria ed aprire un brand tuo?
Ho sempre creato borse a livello hobbistico, negli ultimi tempi, essendo architetto,sono stata colpita in pieno dalla crisi edilizia, ho deciso così di prenderla come un'opportunità: il lavoro da architetto diminuiva ma avevo la possibilità di trascorrere più tempo nella pelletteria di famiglia. Ho osservato le fasi di lavorazione, ho imparato ad usare i diversi macchinari, da lì a creare qualche modello mio il passo è stato breve!Per il momento è un bellissimo hobby ma sto gettando le basi per trasformarlo in un lavoro vero e proprio. Il lavoro dei miei sogni!