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Tania Cagnotto, ti vogliamo a Rio da portabandiera!

Creato il 06 agosto 2012 da Commarebradipina

Tania Cagnotto, ti vogliamo a Rio da portabandiera!

Tra le tante soddisfazioni e delusioni che queste Olimpiadi di Londra 2012 ci stanno regalando, oggi, al di là degli ori conquistati con fioretti e fucili, le Commari hanno la testa e il cuore per un’atleta in particolare: Tania Cagnotto.
Vederla così avvilita dopo il quarto posto ci ha fatto male, ma ce ne ha fatto ancor di più sentirle dire con la sua vocina da cartone animato triste (come ha detto un giornalista del Tg2) che le Olimpiadi non sono per lei. Sì invece Tania, perché anche senza medaglia ci hai regalato tante emozioni!

La Cagnotto ha raggiunto comunque punteggi eccellenti, ha migliorato le sue prestazioni e non deve avere nulla da rimproverarsi.
Perciò noi vogliamo che alle Olimpiadi ci torni, perché nel 2016 avrà appena 31 anni e ce la potrebbe ancora fare.
Ma non solo, a Rio la vogliamo da portabandiera, perché sarà la sua quinta Olimpiade e perché se lo merita! Non fa niente se poi non vince, ma deve avere quell’onore perché lei è un’atleta con la A maiuscola, una che pensa solo a fare il suo lavoro, al suo sport e alle altre cose importanti della vita. Una che non festeggia il compleanno in Via Veneto, che quando si è lasciata con il collega Francesco Dell’Uomo quasi nessuno se ne era accorto, una che ora sta con un commercialista e vuole metter su famiglia, ma senza spifferarlo a destra e a manca salvo poi cambiare idea, una che ha vinto un bronzo mondiale in casa delle cinesi dopo un grave incidente, una che non ruba i fidanzati ma si fa voler bene dalle amiche, come Francesca Dallapè che dopo il 4° posto nel sincro ha tifato per lei con tutto il cuore, una che legge i libri in lingua originale, una che dopo aver perso una gara importante piange, sì piange perché ci teneva tanto, perché le Olimpiadi le ha vissute al massimo, concentrata e speranzosa, una che non si giustifica, ma che si intristisce e basta. Una che ha un padre che – cosa strana in questo Paese – non se la prende con nessuno se non con lei per la mancata medaglia, non cita giudici o cause esterne. Vogliamo una come lei, con la sua semplicità, la sua forza di volontà mai arrogante, a rappresentare l’Italia finché può, finché ce la fa.

Con affetto e stima,
le vostre Maria Tania e Maria Giorgia


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