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Tanti murales nei Quartieri Spagnoli e finalisti al David di Donatello

Creato il 15 maggio 2014 da Vesuviolive

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“Vogliamo invitarvi a quella esposizione aperta 365 giorni all’anno, in continuo allestimento, gratis agli occhi di tutti, che si trova dislocata tra Napoli centro e la sua immensa periferia. Aprite gli occhi, ma soprattutto il cuore…”

Parole che esprimono il modo più popolare di intendere l’arte. L’arte deve essere accessibile e comunicare a tutti, emozionare, sviluppare l’immaginazione di chi la osserva e far riflettere. L’arte deve essere universale!

L’arte contemporanea, troppo spesso racchiusa in esposizioni super patinate, intrisa di concetti comprensibili solo agli artisti o a pochi eletti, ha perso il contatto con la realtà e la gente comune.

Per questo mi pare riduttivo etichettare la coppia Cyop&Kaf come “writers”. Questi due ragazzi, nati e cresciuti nei Quartieri Spagnoli, quasi per caso hanno iniziato circa tre anni fa a “colorare” con graffiti i vicoli del loro quartiere, i muri del centro antico e della periferia. Forse a tutti sarà capitato di posare gli occhi sulle loro creazioni, ma senza sapere cosa nascondono.

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Le loro opere sono popolari, perché sono fatte con la partecipazione della gente del quartiere. Ogni nuova creazione di Cyop&Kaf è accolta con entusiasmo e tanta curiosità.

Rispetto all’estraneità con la quale è vissuta la presenza delle stazioni dell’arte (Stazione Montecalvario), i murales di Cyop&Kaf sono parte integrante del quartiere. Le loro strane forme e i colori vivono e condividono gli spazi con e tra la gente.

Richiamano l’atmosfera, il degrado, l’ambiguità della notte e dei suoi abitanti. Ma guai a cadere nell’errore di voler riuscire ad interpretare le opere di Cyop&Kaf. Esse sono troppe cose, esprimono i tanti stati d’animo, le riflessioni, i pensieri di chi le realizza e le tante emozioni di chi le osserva.

il segreto

Riflessione che arriva ad un momento cruciale, nel percorso intrapreso dai due ragazzi, con la realizzazione di un film documentario dal titolo “Il Segreto”, già menzione speciale della giura allo scorso Torino Film Festival. Il lavoro,  finalista al David di Donatello, in un modo semplice ed immediato, permette di analizzare un importante questione: Il rapporto tra i bambini e la città. In particolare raccontare quello che accade in molte strade della città nel mese di gennaio, da un punto di vista il più possibile prossimo a quello di una banda di ragazzi. Seguirli nelle loro ricerche, osservare le alleanze e le scaramucce con altre bande, documentare i caratteri, il linguaggio, i codici di comportamento”

 

Ecco il trailer di “Il Segreto”:

 

Per saperne di più su Cyop&Kaf:

www.cyopekaf.org
www.ilsegreto.org

 


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