Daudi Balali potrebbe essere l’uomo decisivo delle prossime elezioni generali tanzaniane. L’ex governatore della Banca Centrale, però, non è tra i candidati in lizza il prossimo 25 ottobre, né è un possibile membro di un futuro governo, né tantomeno potrebbe sostenere uno degli schieramenti in lizza.
Balali, infatti, risulta ufficialmente morto - addirittura ucciso, vocifera parte della stampa - dal maggio 2008, pochi mesi dopo essere stato rimosso dal suo incarico con accuse di corruzione. L’ipotesi ‘complottista’ secondo cui il governo avrebbe semplicemente nascosto l’ex funzionario negli Stati Uniti (dove si trovava al momento del decesso), però, ha trovato nelle ultime settimane un seguace autorevole: l'ex primo ministro Edward Lowassa. Questi, oggi candidato dell’opposizione alle presidenziali, ha infatti affermato di sapere dove sia oggi Balali e - se sarà eletto - di volerlo riportare in patria per processarlo, nel momento in cui la corruzione è uno dei temi più sensibili della campagna elettorale.
Un’affermazione che ha suscitato l’ira del partito di governo, il Chama cha mapinduzi (Ccm), al punto che un'ex deputata ha anche minacciato di far causa a Lowassa a meno che non riveli subito il nuovo domicilio dell’ex governatore.
A complicare ulteriormente la vicenda, un particolare surreale: sul social network twitter esiste un profilo intestato a Balali, che dal 2012 pubblica aggiornamenti di carattere personale, compresi, nelle ultime settimane, commenti sulla vicenda. “Dite che sono morto, perché v’immischiate?”, recita l’ultimo messaggio. Il 26 agosto scorso lo aveva preceduto uno di tenore più paradossale, soprattutto se si considera che era rivolto al grande accusatore dell’ex governatore. Balali, infatti, aveva ‘cinguettato’: “Buon compleanno, Edward Lowassa”.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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