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Tarantini libero, Berlusconi probabile indagato. Il Tribunale del Riesame decide e sposta la competenza a Bari

Da Avvdanielaconte

Tarantini libero, Berlusconi probabile indagato. Il Tribunale del Riesame decide e sposta la competenza a Bari

Gianpaolo Tarantini

Il Tribunale del Riesame di Napoli - con decisione giunta al "fotofinish", 5 minuti prima della mezzanotte, quando sarebbero scaduti i termini - ha annullato l'ordinanza di custodia cautelare nei confronti dell'imprenditore barese Gianpaolo Tarantini e della moglie Angela Devenuto, che sono stati scarcerati. E' stato invece confermato l'ordine di custodia cautelare nei confronti del Direttore dell'Avanti Walter Lavitola - latitante a Panama -.
Nel contempo, i Giudici hanno ritenuto Walter Lavitola responsabile del reato previsto dall'art. 377 cod. pen. - ovvero di subornazione. La norma appena citata stabilisce che "Chiunque offre o promette denaro o altra utilità alla persona chiamata a rendere dichiarazioni davanti all’autorità giudiziaria ovvero a svolgere attività di perito, consulente tecnico o interprete, per indurla a commettere i reati previsti dagli articoli 371 bis, 372 e 373, soggiace, qualora l’offerta o la promessa non sia accettata, alle pene stabilite negli articoli medesimi ridotte dalla metà ai due terzi . La stessa disposizione si applica qualora l’offerta o la promessa sia accettata, ma la falsità non sia commessa." -, per avere istigato Gianpaolo Tarantini a mentire davanti all'Autorità Giudiziaria. E' probabile che per questo capo di imputazione sia chiamato in causa anche Silvio Berlusconi.
Il Tribunale del Riesame ha anche ritenuto che la competenza a procedere nelle indagini è della Procura di Bari, perchè è quello il luogo dove Gianpaolo Tarantini avrebbe reso le prime dichiarazioni mendaci. L'inchiesta, quindi, dovrà essere trasferita da Napoli a Bari.
Infine, si segnala che a Roma è stato aperto un nuovo fascicolo di indagine per il reato di estorsione contestato a Tarantini e Lavitola. Il Gip di Napoli, infatti, ha ritenuto la Procura di Roma competente a procedere per questa indagine.
Roma, 27 settembre 2011   Avv. Daniela Conte
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