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Tariffe postali: sorpresa di Pasqua o pesce d’aprile?

Creato il 12 aprile 2010 da Stampalternativa

Foto di Flavio RoncoCancellata dalle Poste italiane la tariffa agevolata a favore dell’editoria. Grazie ai tagli che il Ministero dello sviluppo economico di concerto con il ministero dell’economia e delle finanze (a firma Tremonti & Scajola) con decreto del 30 Marzo 2010, ha comunicato alle Poste. Nel decreto vengono quantificate le risorse disponibili per i rimborsi per le tariffe postali agevolate all’editoria che ammontano a 50 milioni di euro, invitando le Poste ad adottare misure occorrenti a garantire il rispetto dei limiti di spesa rappresentati dallo stesso stanziamento. L’amministratore delegato delle poste non ci ha pensato su due volte, rendendo operativa la sospensione di tali agevolazioni a tutti gli editori a far data dal decreto. Tale misura restrittiva viene giustificata dal fatto che solo nel primo trimestre le riduzioni concesse dalle poste agli editori ammonterebbero proprio ai 50 milioni di euro stanziati dallo stato.

Un atto che ha dell’incredibile, sia per il modo con cui viene comunicato e giustificato e sia per la tempestività con cui viene adottato, guarda caso subito dopo la campagna elettorale regionale. E oltretutto mettendo ulteriormente in crisi un settore quale quello dell’editoria che già sconta problemi non indifferenti.

Ci si chiede però come mai a fronte dei milionari contributi statali dati alla casta dei giornali che pur diminuendo rispetto agli anni precedenti per effetto dei tagli governativi, rappresentano somme ben più ingenti, ce la si prenda con le povere case editrici che non godono di alcun contributo da parte dello stato e ad esse venga tolta l’unica sovvenzione che permetta di abbattere una parte dei propri costi di spedizione postale.
Non sarebbe stato meglio togliere il contributo statale ai giornali che già godono di tetti pubblicitari non indifferenti e ulteriori contributi quali quello della carta e via dicendo?

Noi come credo molti editori dovremo fare i conti con questa triste realtà che fra l’altro va a colpire proprio le vendite postali su Internet penalizzando gli utenti che d’ora innanzi dovranno acquistare i libri pagando maggiori oneri di spedizione. Come promozione alla cultura non c’è male.

(Angelo Leone è il direttore commerciale Stampa Alternativa/Nuovi Equilibri.)


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