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Tartufato all'amaretto

Da Juno82
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In questi giorni sono un po' di corsa. Oltre alle feste e spiacevoli imprevisti, mi sono ritrovata con alcuni lavori da terminare urgentemente e un nuovo progetto che spero riuscirà ad andare in porto al più presto! Chiedo anche scusa se in questi giorni non riesco a curiosare tra i vari blog e a rispondere nell'immediato ad emails e commenti, spero sappiate perdonarmi, ma sono veramente giorni frenetici!! Mi trovo così costretta a rispolverare una vecchia ricetta, preparata ad hoc per un "guest post" su Matilde Tiramisù! Non ho alcun dubbio sul fatto che l'adorerete al primo assaggio! Ricordo ancora, quando ero bambina, l'attesa di ospiti a casa. Mi ritrovavo a sbirciare la mamma mentre preparava tutto il necessario: teiera, caffettiera e relativo servizio venivano tirati a lucido e aspettavano il loro momento di gloria. Subito dopo il famigerato mobiletto ad angolo veniva aperto, quasi fosse una piccola porta segreta che si affacciava su un mondo meraviglioso fatto di dolci delizie. Una di queste erano sicuramente gli amaretti. A casa dei miei non mancavano mai, ce n'era sempre una buona scorta, rigorosamente nascosta agli occhi dei piccoli che, altrimenti, li avrebbero divorati in pochi istanti. Ne ho adorato il profumo fin dal primo istante. Disposti elegantemente su un piattino facevano la loro comparsa solo all'arrivo degli ospiti, come veri e propri accompagnatori d'eccellenza per caffè e té.Da quando ero piccola a quando ho iniziato a diventare una vera e propria amante della cucina ne è passato di tempo e ho scoperto infinite variazioni di quello che viene comunemente chiamato “Amaretto”. In Francia, questo “biscotto” è conosciuto con la connotazione di “macarons”, ma ne esistono anche molti altri che prendono il nome dal paese d'origine. Anche in Italia ne esistono differenti versioni che variano nella loro preparazione e consistenza da paese a paese. C'è davvero un universo da scoprire dietro a questo piccolo dolce dal sapore autentico ed inimitabile.Il connubio Amaretti e cioccolato mi è sempre piaciuto. Così come l'accostamento di un elemento croccante e dal sapore deciso e di una parte morbida, voluttuosa, perfetta per sciogliersi in bocca regalando puri momenti di estasi. L'ho pensato così, questo dessert, ricco e avvolgente, con tutto il profumo che solo gli amaretti possono regalare ad un dolce. Non necessita di cottura e questo lo rende ancora più facile ed intrigante, a mio avviso, soprattutto se si vuole far colpo con un dessert che è tutto fuorchè ordinario. 
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Ingredienti:250 gr di cioccolato fondente al 70%200 gr di panna fresca200 gr circa di amaretti d'Italia Matilde VicenziAmarettini d'Italia Matilde Vicenzi per decorare1 tazzina di caffè 1 o 2 cucchiai di liquore Amaretto di Saronnocacao amaro in polverePreparazioneIn un pentolino fate scaldare la panna senza portarla ad ebollizione. Unitevi il liquore. Tritate il cioccolato e ponetelo in una ciotola. Versateci la panna calda, mescolando bene. Dovrete ottenere una crema liscia e omogenea. Fatela raffreddare e sbattete energicamente per qualche minuto.Sbriciolate gli amaretti e bagnateli appena con un po' di caffè. Disponete un primo strato di cioccolato negli stampini, adagiatevi quindi uno strato di amaretti cercando di rendere il tutto il più compatto possibile. Terminate infine con l'ultimo strato di cioccolato.Ponete gli stampi in frigorifero per una intera notte o in freezer per circa 3 ore.Sformate e completate con abbondante polvere di cacao amaro e Amarettini appena prima di servire.

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