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Tazaki Tsukuru, che non ha colore, ed il suo anno di pellegrinaggio

Creato il 16 novembre 2013 da Dida

Tazaki Tsukuru, che non ha colore, ed il suo anno di pellegrinaggioUn ritorno alle origini e alle vecchie atmosfere. Un incipit che ti prende per mano e ti trasporta nel mondo del possibile. Il Murakami che non ti aspetti dopo la parentesi 1Q84.  

Tazaki Tsukuru, che non ha colore, ed il suo anno di pellegrinaggio

Nei romanzi di Murakami, infatti, quelli vecchia scuola, che hanno fatto innamorare generazioni di lettori, demoni, luci, ombre e paure si incontrano e si fondono. Personaggi in bilico tra sogno e realtà hanno infatti avuto il merito di far conoscere e trasportare il lettore “occidentale” nel mondo del possibile, dove a dettare le leggi sono gli uomini pecora e a scandire lo scorrere del tempo uccelli giravite. 

Con la parentesi di 1Q84, però, stile, trame e personaggi tipiche dello scrittore di Kyoto avevano subito una vera e propria svolta. Murakami, infatti, sembrava aver portato a piena maturazione i temi e lo stile che da sempre lo hanno caratterizzato, ma, leggendo le prime pagine di Tazaki Tsukuru, che non ha colore ed il suo anno di pellegrinaggio, sembra proprio che dietro quella svolta letteraria, si celava una semplice parentesi. 
Tazaki Tsukuru, che non ha colore, ed il suo anno di pellegrinaggio
Tazaki Tsukuru, che non ha colore, ed il suo anno di pellegrinaggio, uscito in Giappone in aprile con una tiratura da mezzo milione di copie, verrà pubblicato in Italia il prossimo anno per Einaudi, che ha rivelato l’incipit del romanzo con un tweet. Oggi, grazie a Harukimurakami.it, è possibile leggere oltre che l’incipit anche le prime otto pagine del romanzo. Personalmente leggendole ho ritrovato il Murakami che mi ha rapita e che mi ha fatto perdutamente innamorare dei suoi romanzi. Questa volta non abbiamo la sinfonetta di Janàceknon c’è la gelida e perfetta Aomame ad attenderci in un taxi bloccato dal traffico, ma un personaggio curioso, barocco e teatrale, che ci viene presentato in tutta la sua debolezza e in tutta la sua umanità. A tutto coloro ai quali 1q84 aveva fatto storcere il naso (io ve ne ho parlato qui)  farà forse piacere ritrovare il vecchio Haruki.

Avrà giovato questo passo indietro o il romanzo cela novità che non ci aspettiamo? In attesa dell’edizione italiana non ci resta che giocare con la fantasia. Alla prossimaDianaPer leggere le prime pagine di Tazaki Tsukuru, che non ha colore, ed il suo anno di pellegrinaggio clicca qui.  


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