TDPCD - E io pago!

Tu, donna, partorirai con dolore 
Mi capita spesso di viaggiare con il mio amico B. e, ad ogni buon viaggio, ci fanno compagnia le soste per un caffè o per un pranzo e una cena .
Una volta ci siamo seduti ai tavolini di un bar di una località italiana. Era estate e il mio amico era ospite nella casa al mare della mia famiglia. Un po’ per sdebitarsi, un po’ per cavalleria, fino a quel momento non mi aveva mai permesso di pagare una qualsiasi consumazione. Ma quella sera ero ricorsa alle minacce pesanti e lui, a malincuore, aveva deciso di cedere al mio desiderio di offrirgli da bere, come si conviene tra buoni amici e come, in effetti, siamo soliti fare nella quotidianità.
Al nostro tavolo si presenta una giovane cameriera che prende gli ordini e torna in breve tempo con le consumazioni. Ovviamente porge lo scontrino al mio amico perché le sembra naturale che sia l’uomo a pagare. Le strappo la ricevuta dalle mani ed estraggo dalla borsa il portafogli, tirando fuori 50 euro, un po’ troppi per due aperitivi senza pretese.
“Porto subito il resto”, fa lei con fare professionale. Intanto noi ci rilassiamo, lasciandoci andare alle nostre chiacchiere tra la brezza estiva e un sorso di bevanda poco alcolica. La cameriera torna e già da lontano capisco che non è diretta verso di me. Con fare deciso, infatti, si infila tra i tavoli e le sedie per raggiungere la posizione più scomoda e distante del mio amico al quale, senza batter ciglio, porge nella mano il resto dei miei 50 euro. Poi se ne va decisa, diretta verso altri avventori.
Restiamo in silenzio per un po’. Lui con ancora nella mano i soldi. Poi ci guardiamo negli occhi e ridiamo amabilmente. Non è la prima volta. E non sarà neanche l’ultima.Articolo originale di Federica Rossi per Poco sex e niente city. Non è consentito ripubblicare, anche solo in parte, questo articolo senza il consenso dell’autrice.