Teaser - I Mutanti

NOME: Mutanti
PIANETA NATALE: Sconosciuto
COLONIE: J'aa'Ol, K'aa'T, M'aa'J, innumerevoli altre sconosciute
CAPITALE: Nessuna
LEADER: Mente collettiva
FORMA DI GOVERNO: Sconosciuta
POPOLAZIONE: Stimata 1.000.000.000.000.000~

CENTRO D’ANALISI OPERATIVA, DATABASE CONOSCITIVO:
Non è possibile dire con esattezza quali siano le reali origini delle creature note come Mutanti, dagli archivi della Tradizione K’Thor si comprende che comparvero ai bordi dell’impero mentre questo si sgretolava, dapprima con piccole sortite di poco conto e via via con forze sempre più spietate ed elitarie, fino all’assedio di Hoo’Er’O.
Proprio la mancanza di una potenza militare predominante fornì il terreno fertile ai Mutanti per costruire il loro dominio: se le colonie K’Thor meno prospere venivano abbandonate, i Mutanti erano pronti ad assediare il pianeta con le loro infinite schiere, assoggettandolo e deturpandone l’ecosistema fino al collasso.
Poco o nulla si conosce della struttura sociale dei Mutanti, oltre al fatto che siano guidati da una mente collettiva e che pochissimi membri della loro razza (denominati Kkatsk) riescano a controllare vasti gruppi di Mutanti. Non è ben chiaro come si creino tali individui nella collettività, né si comprende su quanti Mutanti riescano ad avere influenza nello stesso momento. Sembra però che ogni ceppo evolutivo abbia bisogno di un progenitore: un’entità in grado di indirizzare un tipo specifico di Mutanti e di controllare gli altri Kkatsk dello stesso ceppo.
I Kkatsk sono l’élite della società e la loro unione forma quindi la mente collettiva in grado di controllare le moltitudini di Mutanti che imperversano tra i sistemi. Come una ragnatela ogni pianeta conquistato viene occupato da un ceppo che ne sfrutta le risorse continuando a crescere di numero, il controllo dei singoli pianeti viene quindi lasciato a un Kkatsk, formando una collettività secondaria.
Secondo alcuni rilevamenti effettuati sui Mutanti di J’aa’Ol dopo la morte del Kkatsk che controllava il pianeta, la collettività si è dissolta, lasciando i Mutanti a combattersi gli uni contro gli altri fino a generare piccole sacche di collettività indipendenti e in contrapposizione tra loro.
La pericolosità del parassita genetico con cui sembrano contaminare ogni essere vivente con cui vengono in contatto è da imputare alla relativa velocità con cui il soggetto infettato viene assoggettato alla collettività. Pertanto si consiglia di terminare qualsiasi ferito per ridurre al minimo il rischio di ulteriori infezioni e la perdita di informazioni vitali.