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Teaser tuesdays #18: in anteprima Silver di Kerstin Gier

Creato il 04 febbraio 2014 da Crazygio @RuggieroGiorgia
Teaser tuesdays #18: in anteprima Silver di Kerstin Gier
Buonasera miei amati lettori!E' di nuovo martedì, quindi è tempo del nostro Teaser Tuesdays, la rubrica ideata dal blog Should Be Reading con lo scopo di condividere piccoli stralci delle nostre letture. Partecipare alla rubrica è semplicissimo, vi basterà:
- Prendere il libro che si sta leggendo- Aprire ad una pagina a caso (o scegliere il passo che più vi ha colpito)- Condividere il teaser scelto
Importante è non fare spoiler! Se vi va potete condividere con me la vostra lettura corrente e farmi sapere cosa ne pensate di quella che condivido io.
Il Teaser Tuesdays che ho deciso di condividere con voi oggi è quello di un libro che sto leggendo in anteprima. Si tratta di Silver, l'attesissimo romanzo della nuova serie scritta da Kerstin Gier in uscita per la casa editrice Corbaccio il prossimo 6 Febbraio. Forza, l'attesa è quasi finita.
Teaser tuesdays #18: in anteprima Silver di Kerstin Gier
Il pompelmo fu tirato di nuovo e di certo avrebbe colpito sul naso la statua di sale-Persefone, se io non avessi fatto un balzo in avanti per afferrarlo al volo. Si trattò più di un riflesso condizionato che di buona azione, se devo essere proprio sincera, e stupidamente uno dei quattro del club dei biondi strafighi (il primo a sinistra) ebbe la stessa idea, ovvero lo stesso riflesso, e così finimmo per andare a sbattere l'uno contro la spalla dell'altra mentre saltavamo. Il pompelmo, però, finì in mano mia.Il ragazzo abbassò lo sguardo su di me. «Niente male» riconobbe sincero, mentre si risistemava la manica che gli era salita sul braccio. Non fu abbastanza rapido. Feci in tempo a leggere le parole che aveva tatuate all'interno del polso: numen noctis.Mi sorriso spigliato. «Basket o pallamano?»«Nessuna delle due. Avevo fame.»«Ah.» Scoppiò a ridere e proprio mentre stavo per avere qualche ripensamento circa il mio tipo ideale e propendere per i ragazzi alti e tatuati dalla pelle chiara, dalla chioma color miele spettinata e gli occhi color ardesia, lui aggiunse: «Ma sei la ragazza del formaggio dell'aeroporto. Che tipo di formaggio era?»Non ci voleva. «Formaggio della biosfera dell'Entebuch» risposi sdegnosa facendo un passo indietro. A ben vedere non era poi così eccezionale. Aveva il naso troppo lungo, profonde occhiaie e i capelli mai toccati dal pettine. Lo riconobbi anch'io, era il tizio che in aereo si era addormentato di schianto al decollo. Adesso però sembrava ben sveglio. E molto divertito.«Giusto, formaggio della biosfera dell'Entebuch» ripeté con un risolino maligno. Io mi misi a fissare ostentatamente il corridoio dietro di lui. L'angelo con la pelle di porcellana aveva proseguito, ma uno dei suoi amici si era fermato accanto a Persefone. La sua faccia mi risultava familiare, ma dovetti fissarlo per cinque secondi buoni prima di comprenderne il motivo. Poi trattenni a stento uno squittio. Incredibile! Avevo davanti Ken! La versione in carne ed ossa dell'amico di Barbie che Mia aveva ricevuto in regalo a Natale da nostra prozia Gertrude. Ken «look con barba», per la precisione. (I regali di zia Gertrude erano spesso spassosi. A me era toccato un set di perline da stirare.)Persefone intanto sembrava essersi ripresa almeno in parte dalla paralisi momentanea ed era tornata in grado di respirare e muovere gli occhi. Aveva le guance di un rosso innaturale, ma non sapevo dire se a causa della collera o della mancanza di ossigeno. I ragazzi che giocavano con il pompelmo avevano pensato bene di filarsela.«E' una tua nuova amica, Afrodite?» Si informò Ken-look-da-barba indicandomi.Il rossore sulle guance di Persefone aumentò. «Oh, ciao, Jasper. Non ti avevo visto.» lo salutò lei con voce quasi normale (ovvero spaventosamente affrettata), solo un tantino più stridula di prima. «Ma che dici, per carità! E' la Cook che me l'ha affibbiata. Una nuova allieva. Olive Vattelappesca. I suoi genitori sono missionari o roba del genere.»O roba del genere. Le lancia un'occhiata incredula attraverso i miei occhiali da figlia di missionari. Possibile che l'unica alternativa a diplomatici o proprietari di miniere di diamanti che le fosse venuta in mente fosse questa? Ken-look-da-barba mi guardò dall'alto in basso massaggiandosi il mento barbuto. Dovevo assolutamente farlo conoscere a Mia. La somiglianza era stupefacente. (Ken ha un appuntamento con Barbie. Ma deve radersi la barba di tre giorni. Aiutalo tu.)«Come ti chiami?» mi chiese.«L'hai sentito: Olive Vattelappesca» risposi.
Vi ho concesso molto più di quello che avrei dovuto, lo so ma volevo troppo mostrarvi l'ironia di Liv, personaggio che io già adoro molto. Ora vi lascio perché Silver mi attende.
Sentitevi liberi di sfogarvi, aspetto i vostri commenti. Vi ha incuriosito? Chi di voi lo leggerà?
Stay tuned!Xoxo, Giò

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