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TeatroNet: la cultura va a braccetto con la rete

Creato il 05 marzo 2013 da Coralriff @coralriff

Emilia Romagna, 5 marzo 2013

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     L’innovazione al servizio della cultura. Una realtà che va consolidandosi sempre più in Emilia Romagna grazie a TeatroNet, il progetto sviluppato da Lepida spa, l’azienda inhouse della Regione per la pianificazione, lo sviluppo e la gestione delle infrastrutture di Telecomunicazione, e dall’Assessorato regionale alla Cultura. Un programma che mira a promuovere la cultura del teatro, creando una connessione tra le diverse realtà presenti sul territorio: a spiegarne i dettagli è Gianluca Mazzini, direttore generale dell’Ufficio Ricerca e sviluppo. Il tutto si inserisce nell’indagine di Egovnews.it sul servizio utile al coinvolgimento dei cittadini.

     “Come Lepida, abbiamo su tutto il territorio regionale una rete molto sviluppata a disposizione della Pubblica Amministrazione: la domanda era se questa potesse essere utile anche per l’attività di teatri e scuole. Con l’assessore alla Cultura Mezzetti abbiamo iniziato a sviluppare il ragionamento sui teatri, in particolare su quelli che fanno produzione, per cercare di capire se era possibile connetterli in modo da dare loro un vantaggio competitivo”. “TeatroNet” si configura, infatti, come vero e proprio sistema che consente agli enti aderenti di avere a disposizione un collegamento a banda ultra-larga (1 Gb/s), per trovare nuove forme di distribuzione e diffusione della cultura, a costi molto ridotti rispetto al sistema tradizionale, per raggiungere anche quei cittadini tradizionalmente lontani dal teatro. Grazie alla connettività assicurata con il progetto, infatti, è possibile erogare ad altissima qualità contenuti in remoto, via web o in diretta/differita presso gli altri teatri della rete regionale, con la conseguente possibilità di allargare il proprio parco utenti con meccanismi di gratuità o a pagamento, a seconda della tipologia di erogazione e della relativa qualità. “È sicuramente un modo di lavorare in maniera diversa, che consente di aumentare il pubblico di chi può vedere lo spettacolo, sia a casa propria, sia in uno dei teatri che trasmettono in simultanea lo spettacolo. Ovviamente, questo si può fare solo se si ha a disposizione tanta banda con elevata affidabilità, in modo da poter trasmettere a una qualità sufficiente che restituisca un’emozione analoga a quella di chi guarda lo spettacolo dal vivo”.

     A oggi, sono 17 i teatri della regione che hanno aderito al progetto “TeatroNet”, contenuto a sua volta nel Piano Telematico 2011-13 della Regione Emilia Romagna, il cui obiettivo è quello di allargare la “visuale” delle opportunità legate alla rete a banda larga. Un’opportunità che i gestori sembrano voler cogliere senza esitazioni. “Da parte di questi ultimi non abbiamo registrato alcuna difficoltà, anzi. Quest’operazione non è stata imposta dall’alto, ma sono gli stessi gestori a voler aderire. Da parte loro abbiamo registrato un grande impegno, ad esempio nell’attivarsi per reperire tutte le liberatorie necessarie a trasmettere gli spettacoli”. Una risposta più che buona, che fa il paio con quella del pubblico. “La gente è molto contenta e la risposta positiva: abbiamo anche ricevuto alcune email in cui le persone esprimevano il loro gradimento per aver potuto assistere a una cosa che diversamente non avrebbero visto, e questa è di per sé un risultato che ci soddisfa”.

     La prima sperimentazione di simul-casting, svoltasi a giugno 2012, ha visto oltre 4 teatri e 2 piazze comunali collegate per assistere allo streaming ad alta qualità delle Nozze di Figaro dirette da Mario Martone: l’evento, trasmesso anche in digitale terrestre sul canale Lepida Tv, ha realizzato solo su web oltre 5000 accessi. Riprodurre gli spettacoli, ma non solo: “TeatroNet” consente di monetizzare la distribuzione delle rappresentazioni, a seconda del livello di qualità con il quale avviene la trasmissione. “Quando abbiamo sviluppato il progetto, abbiamo pensato che la connettività sarebbe stata un ottimo strumento anche dal punto di vista economico, qualora i teatri fossero interessati a sviluppare diverse forme di abbonamento per vedere gli spettacoli in più alta definizione”.

     Realizzare una rete dei teatri, tecnologica ma non solo: al momento Lepida e l’Assessorato alla Cultura stanno lavorando per portare il wi-fi all’interno dei teatri stessi, in modo da consentire la navigazione e la consultazione di contenuti “extra” riguardanti gli spettacoli, nei tempi morti tra un atto e l’altro, o prima dell’inizio delle rappresentazioni. Inoltre, conclude Mazzini, si sta iniziando a fare una progettazione anche sull’aspetto emozionale dell’evento, raccogliendo dati attraverso una rete di sensori che metta in comunicazione tutto il pubblico.
“Da una parte abbiamo cercato di creare una procedura che aiutasse i teatri a migliorare la loro attività grazie a una connessione internet; dall’altra, di remotizzare i propri spettacoli in altre sale o a casa degli utenti. Uno scopo promozionale, che ha come fine ultimo quello di rivalutare questo settore”.

Tratto da: http://www.egovnews.it/articolo/19053/TeatroNet-la-cultura-va-a-braccetto-con-la-rete


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