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Tecniche del Mandala

Da Cristina Aloisi @Lunapets
Tecniche del MandalaLa tecnica dell'interpretazione del Mandala è semplice, si basa soprattutto sul movimento rotatorio attorno al centro; si divide il foglio in quattro parti identiche per la quale il disegno, si fa di nuovo uguale in ogni suo ritaglio. Lo strumento principale è la matita, poi si aggiungono le righe, le squadre e i compassi. A questo punto si comincia, formando una griglia compatta di segni, iniziando dal centro in direzione dell'esterno. Nel groviglio delle linee, si esprimeranno delle figure che l'allievo deciderà quale saranno quelle che riterrà importanti da conservare, eliminando quelle inutili. Ad ognuno il suo Mandala! Possiamo dire che, le tecniche del Mandala sono diverse le une con le altre, distinguere alcune figure, esprime, per l'allievo un pò di se e si è oramai nel punto fondamentale dello sviluppo interiore. Eliminando le linee superflue, significa che si tolgono livelli di carattere, decidendo cosa conservare del medesimo carattere, si corre il rischio e la consapevolezza di se stessi a lasciarsi alle spalle quello che non ci occorre più della nostra personalità. Questo vuol dire che si cede ai problemi della vita. Nello svolgimento della nascita del Mandala, la tecnica usata dall'allievo, non influisce sul flusso emotivo dello stesso, ma la trattiene, formando la lontananza dall'emozione, in modo tale da poter essere interpretata e capita da una profondità interiore della personalità. L'immagine del Mandala è come un viaggio fatto dall'essere umano che ha inizio da se stesso, al mondo e viceversa, dal mondo a se stesso. A fine lavoro, l'allievo recepisce la sua verità interiore, comunicata dal Mandala attraverso il disegno ultimato con scrupolosità, molla l'idea negativa che in precedenza, prima di iniziare la figura, aveva di se stesso.

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