Magazine Informatica

Tecnologia e istruzione a confronto

Creato il 28 gennaio 2014 da Francesco Pastoressa @fpastoressa

LIM

Riuscireste ad immaginare un futuro non troppo lontano in cui professori, abbandonati gessetto e cassino, si dimenano alla lavagna come fossero dei cyborg? Fantascienza? Non proprio.

Oggi quel dialogo è stato ripreso e chissà che a breve non possa portare all’introduzione all’interno delle classi, di strumenti avanzati di insegnamento come la lavagna interattiva “Hiris”, progettata dalla start up genovese Circle Garage.

Sensori, rilevatori di movimento ed intelligenza artificiale costituita da uno schermo touch di 150 e da una serie di sensori che serviranno a percepire i movimenti dei docenti.

Vi sembra troppo? Certo se si guarda a quelli che sono i supporti didattici oggi utilizzati nelle scuole italiane c’è poco da credere che un giorno si possa arrivare a tanto.

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Un’altra realtà tecnologica che si sta sviluppando è costituita dalle università online che hanno fatto già da un decennio dell’e-learning il loro cavallo di battaglia.

I professori quindi registrano le loro lezioni e gli studenti se le guardano in streaming da casa propria secondo un sistema che si sta rivelando valido tanto per laurearsi in lettere quanto per seguire un corso di laurea in ingegneria civile (come questo ad esempio) dove l’innovazione tecnologica è la base all’interno della quale si organizza tutta la didattica.

È un primo passo ma non è abbastanza certo, ma c’è da considerare che in generale il mondo della scuola, rispetto ai temi dell’innovazione, paga un ritardo che è certamente culturale ma anche figlio di una politica fatta di continui tagli che di sicuro non aiutano ad investire in tecnologia.


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