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Teenager americana vittima di bulli chiede aiuto su Youtube

Creato il 31 marzo 2011 da Zero39

Teenager americana vittima di bulli chiede aiuto su YoutubeSegnalazione e nota dell’Avv. Daniela Conte, Presidente dell’Associazione “Zero39 all professional services in one network”

Alye Pollack, una teenager americana, ha pubblicato un video sul sito di YouTube dal titolo “Words are worse than Sticks and Stones” (le parole sono peggio di bastoni e pietre). Senza parlare, aiutandosi con dei cartoncini, ha manifestato tutto il suo dolore per i quotidiani episodi di bullismo di cui è vittima da due anni a scuola. Alye spiega di avere pochi amici (“3? 4?”) perchè tutti i giorni viene “apostrofata” con epiteti come “brutta”, “grassa”, “prostituta”, “lesbica”, “mostro”. Dice di essere in terapia per questo motivo e di non essere felice. Ad un certo punto, mostra la frase shock: “I don’t cut, but I’m close”.

La ragazza continua esortando a pensare prima di parlare, perchè potrebbe salvare delle vite; le parole fanno male.

Il video è stato visto da più di 40.000 persone, e ci sono stati circa 2.000 commenti (la maggior parte di supporto). Sono stati intervistati la madre di Alye (che ha dichiarato di essere orgogliosa della figlia) e il Preside della scuola frequentata dalla teenager (a Westport, nel Connecticut); quest’ultimo ha dichiarato che stanno investigando sull’episodio di bullismo e che la scuola adotta sanzioni disciplinari molto dure nei confronti dei bulli (a seconda della gravità dell’episodio, è prevista la sospensione o addirittura l’espulsione dalla scuola).

In ogni caso, sembra che adesso i bulli della scuola frequentata da Alye abbiano mutato atteggiamento nei suoi confronti.

Questo è il video pubblicato su YouTube:

Words are worse than Sticks and Stones

Roma, 31 marzo 2011   Avv. Daniela Conte

RIPRODUZIONE RISERVATA

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