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Telecom e la fibra ottica. Nuovo piano

Creato il 28 febbraio 2015 da Valpic

Il “doppino telefonico” in rame sembra (quasi) arrivato al capolinea.

Ma il piano prevede una struttura completamente in fibra ottica su tutto il territorio nazionale entro il 2030

Il piano si chiama “Ring”, acronimo di rete italiana di nuova generazione. Come il suono del telefono nei fumetti. Ed è la bozza del decreto legge per la banda larga che coinvolge in primis Telecom Italia. Il contenuto del piano che si trova ora sul tavolo del ministero dello Sviluppo economico e che da qui a martedì, quand’è atteso al Consiglio dei ministri, potrà cambiare ulteriormente, è incandescente: basterebbero i titoli provvisori dell’articolo 1, inclusione della banda ultralarga nel servizio universale, e dell’articolo 2, attivazione graduale e definitiva delle reti di nuova generazione, per capire quale possa essere il grado di preoccupazione tra gli operatori.

Si potrebbe trattare di una svolta, ma tra il dire e il fare…

L’idea iniziale della bozza, contenuta esplicitamente anche nel programma di Matteo Renzi del 2012, era creare una rete pubblica. Il collettore avrebbe dovuto essere la società pubblica delle tlc, Infratel. Nella bozza attuale invece si parla solo di un’architettura «Fttb/Ftth» (Fiber to the building e to the home, cioè la fibra fino almeno al palazzo) che sia «passiva, neutra e liberamente accessibile». Dunque adesso dipenderà dall’attuale scontro l’azionariato e la governance della banda ultra larga.

Gli altri elementi forti della bozza riguardano la fornitura di almeno 30 megabit al secondo di velocità come «servizio universale» entro il 2018 – l’Agcom ha tempo sei mesi per definire quale società avrà questo compito, ma è chiaro che Telecom è il candidato numero uno – e un voucher per gli operatori che porteranno la fibra nelle case. Il piano al quale ha lavorato Raffaele Tiscar per conto del governo sarebbe ora oggetto di considerazioni non sempre concordi da parte di Andrea Guerra, consulente economico di Renzi.

La questione però è complessa, sono in ballo molti soldi e posti di lavoro. Vedremo come si evolverà.


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