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Telecom spagnola : cosa cambierà per i clienti?

Creato il 25 settembre 2013 da Sempreinformato

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Stamattina tutti mi chiedono qualcosa. Per esempio: tu che ne capisci e già iniziamo male, per noi cosa cambia se Telecom passa agli spagnoli?. Già, in fondo è una domanda legittima, cosa cambia se Telefonica passa dal 46% al 66% di Telco, lo scatolone che controlla Telecom, e, in previsione al 1 gennaio 2014, raggiunge un diritto di voto fino al 64,9%?

 

Non solo perché non è nostra materia, ma soprattutto perché al navigatore/telefonatore della strada poco importa, non stiamo a rispiegare i dettagli dell’offerta.

Ma, piuttosto, cerchiamo di capire cosa succederà agli abbonati Telecom e a chi si ritrova una sim Tim sullo smartphone.

 

Buenos Dias, ¿En qué puedo ayudarle?

L’uomo della strada ha sempre un problema con la linea Adsl o con la sim: chiama il call center e dall’altro lato del filo risponde una simpaticissima spagnola, almeno dalla voce, probabilmente dalle Canarie, pseudo-paradiso fiscale sotto il controllo spagnolo. Cambia qualcosa? Beh, se per ragioni economiche e di convenienza i call center fossero demandati ad aziende spagnole, forse potremmo avere qualche problema di comprensione. Ma d’altronde, se già ora alle richieste d’aiuto rispondono algide signorine dell’est (per esempio da Vodafone), che fa? Almeno impareremo un’altra lingua, noi consumatori, non chi ci fornisce il servizio.

 

Emergencia

L’uomo della strada quando non sta in strada ma a casa vorrebbe che il suo Tv box, il Cube, o almeno la sua linea Adsl funzionasse a dovere. E allora che fa? Chiede l’intervento urgente dell’assistenza tecnica. Dopo i classici dribbling estenuanti – ma è sicuro che la spina è attaccata e che l’impedenza è corretta? Si è dotato di un contatore Geiger per verificare la zona attorno al router? – arriva il tecnico, che è già di etnia ispanica (pensiamo a Fastweb)!!!! E, allora, cosa cambia?

 

Sólo por hoy

E poi ci sono le offerte commerciali, ma quelle, in fondo, chi le sta ad ascoltare? Per portarci avanti potremmo imparare come un mantra una risposta standard del tipo “non ho il telefono”, in spagnolo, ovviamente. Oppure continuare a insultare i commerciali ispanici come già si fa con gli italiani, tanto non capiscono.

 

Infraestructura

Il tema della infrastruttura, invece, non si presta a facili ironie. La questione dello scorporo dell’infrastruttura dalle altre attività è atavica, politica e molto delicata. E anche in questa occasione i vertici Telecom si guardano bene dall’affrontarlo. Immaginare che un’azienda privata di un paese straniero possa avere voce in capitolo nella gestione di una infrastruttura di telecomunicazioni di un altro paese è preoccupante, molto, anche per l’uomo della strada. A conforto di ciò potremmo ricordarci che anche la benzina e il gas li compriamo dall’estero. Ma il paragone regge fino a un certo punto.

 

Tranquilo, amigo

Tranquilli insomma, tutti? Beh, forse sì, le ripercussioni sull’uomo della strada del controllo di maggioranza di Telefonica su Telco non saranno né evidenti, né immediate. Rimane, comunque, la riflessione amara di un asset fondamentale – l’infrastruttura, appunto – che sguscia di mano.


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