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Telemedicina Bambin Gesù e Val Bormida. Sperimentazioni

Creato il 04 giugno 2012 da 19stefano55

Mi sto rendendo  conto che sia FB che Twitter possono sostiutire il blog per segnalare informazioni e innovazioni. Difficilmente possono sostituire le emozioni, le valutazioni, le idee che ci passano per la testa.

Ma non sempre abbiamo le idee, la salute, il tempo. Quindi cercherò di sopperire a questi 3 limiti con le panoramiche che mi capitano o recepisco. Poi nella settimana un momento di sedimentazione sopratutto se c’è qualche lettore che dice la sua.

  • Asl: un progetto sperimentale di telemedicina per pazienti affetti da fibrosi cistica

Dalla settimana scorsa, proprio nel Distretto F2 (Ladispoli, Cerveteri) della Asl Roma F, ha avuto inizio la sperimentazione denominata “progetto Intel” che prevede il monitoraggio 24 ore su 24 delle condizioni complessive di due pazienti affetti da Fibrosi Cistica residenti nel territorio di competenza della Asl, avvalendosi di un protocollo di collaborazione specifico instaurato con gli specialisti dell’Ospedale Pediatrico ‘Bambino Gesù’ di Roma.
Intel può essere considerato un valido strumento di telemonitoraggio per il paziente con contenuti utilizzabili anche dai familiari, grazie alla possibilità di accedere alla sezione video educazionali riguardanti le tecniche di fisioterapia respiratoria e di aerosol terapia. continua qui

Commento: un bel sistema di monitoraggio ma preoccupa la scelta della durata : 6 mesi e poi valutazione economica e scientifica (magari è bene averla anche all’inizio!)

  • Telemedicina in Val Bormida

Le due grandi patologie croniche sono rappresentate dal diabete e dall’ipertensione arteriosa – spiega Quaini -, veri killer della nostra epoca, e gran parte della sfida va indirizzata alla prevenzione ed al monitoraggio dei pazienti. Realizzare, come avviene in altre regioni, un efficace sistema di telemedicina deve essere un obiettivo sempre più stringente.

Concretamente – dichiara Quaini – ritengo indispensabile ricorrere a tale soluzione, sfruttando i vari soggetti che possono partecipare sotto la guida Asl ad un progetto così ambizioso che in Val Bormida ha tutte le prerogative per dare risposte in primis ai pazienti diabetici che avrebbero un grande vantaggio ed una grande semplificazione nella loro gestione quotidiana. L’obiettivo è di realizzare un sistema che aiuti e faciliti i malati cronici, mentre utile sarebbe avere anche la creazione di una cartella sanitaria elettronica in cui il paziente abbia tutta la sua storia clinica e grazie alla quale medicina territoriale ed ospedale possano interagire al meglio”.

Commento: dalle parole passare ai fatti, ormai di casi ce ne sono  e nelle valli e in luoghi impervi la telemedicina e ovviamente la disponibilità di ICT sono una priorità sociale

 



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