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TeleRospo - Danni e beffe

Creato il 15 settembre 2010 da Rospoboccalarga
TeleRospo - Danni e beffeNonostante qualche problemino di salute voglio aggiornare il blog per proporvi uno stralcio del TG di Canale10, emittente privata del litorale romano, andato in onda ieri, martedì 14 Settembre, che mi ha intervistato.
A "scatenare" l'intervista è stata la protesta di tanti amici disabili e assistiti vari dell'ortopedia per la quale lavoro, che ogni giorno devono vedersi negare i più semplici diritti umani.
Quando una persona in possesso dell'invalidità civile vuole dei presidi ortopedici o sanitari, spesso fondamentali per vivere (basti pensare ad esempio al materiale di uso quotidiano come le sacche per colostomizzati), la trafila burocratica da seguire è veramente infinita. Prima bisogna avere la prescrizione di un medico specialista della ASL o di una struttura ospedaliera, con relativi codici ISO corrispondenti ai singoli presidi (non vi nego che spesso capita di trovarmi di fronte a prescrizioni con codici errati e dover rimandare indietro le persone), una volta ottenuta la prescrizione l'assistito deve venire presso l'ortopedia dove emettiamo un preventivo di spesa che è poi l'ASL a dovere autorizzare per permetterci di fornire il materiale.
Il tempo medio di attesa per una visita specialistica a Roma è di 2-3 mesi (anche di più se si tratta di una visita domiciliare), noi emettiamo il preventivo in giornata, la ASL impiega una settimana per autorizzare il preventivo e spesso la consegna non è immediata perchè determinati tipi di ausili vanno realizzati su misura o ordinati personalmente per quel determinato paziente. Morale della favola passano 4 mesi, e se la cosa può essere irrilevante per chi richiede una coppia di plantari, così non è per chi è in attesa ad esempio di prodotti per ulcere da decubito che in 4 mesi hanno tutto il tempo di peggiorare in modo esponenziale mettendo a rischio la salute della persona in questione.
Ultimo appunto, specifico sul mio intervento televisivo, è l'ennesima beffa subita dagli assistiti. Se infatti fino alla settimana scorsa, a mezzo delega, provvedevamo noi a fare la fila all'ufficio per le autorizzazioni senza alcun costo aggiuntivo nè per il paziente nè per la ASL, adesso ciò non è più possibile. Calcolando che spesso alcune persone sono materialmente impossibilitate a fare una fila credo fermamente che questo provvedimento sia l'ennesima barriera burocratica istituita senza ragione alcuna per permettere alla ASL di risparmiare qualche soldino sulla pelle delle persone che avrebbero reale bisogno di assistenza.
E' questo il modo migliore per avere dei bilanci più in regola? Far stancare le persone ed istigarle a comprare privatamente ciò di cui hanno bisogno? Non sarebbero altri i settori dove intervenire per migliorare la situazione?
Continuiamo a scavare, prima o poi il sistema sarà ancor più al collasso e poi?
Tanti interrogativi, poche risposte concrete, troppi interessi ai piani alti e il disabile è costretto a subire ingiustamente sia il danno che la beffa.
Vi lascio al pezzo del TG dove vengo intervistato (sono al min 2 e 23 secondi). Ovviamente è stato tutto improvvisato e non avevo un discorso preparato ad hoc, quindi mi scuso se a tratti sembro sconclusionato.

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