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Tema maturità Crisi internazionale un problema di rilevanza: la disoccupazione giovanile

Creato il 20 giugno 2012 da Yellowflate @yellowflate

Tema maturità Crisi internazionale un problema di rilevanza: la disoccupazione giovanileNon passa giorno senza che un uomo politico, in Italia o fuori, deprechi l’alto tasso di disoccupazione, promettendo provvedimenti per risolverne il probleam.. La disoccupazione è diventata l’incubo del nostro tempo, la calamità che affligge i popoli, la peste dei tempi moderni. Con particolare riferimento all’Europa, dove i disoccupati sono, proporzionalmente alla popolazione, più numerosi che altrove.

Le prospettive di impiego dei giovani italiani sono piuttosto limitate, sia rispetto ai lorocoetanei internazionali sia rispetto alle nostre passate generazioni. Perché il mercato del lavoro è così difficile per i giovani nel nostro Paese? In Italia un giovane su tre è senza lavoro. proviamo ad immaginare cosa comporta questo.  La condizione di queste persone non è sempre di povertà assoluta, grazie anche, in alcuni casi, ai cosiddetti “ammortizzatori sociali”, come l’indennità di disoccupazione o la “cassa integrazione”. Il loro disagio è più profondo, dovuto al fatto di non essere valorizzati per quello che si è fatto o si è studiato fino ad allora. C’è un problema, quindi, di mancato raccordo tra scuola e società, tra mondo dell’istruzione e mondo del lavoro.

Ma quali le cause ?

Numerose sono le circostanze che concorrono e hanno concorso alla determinazione del problema della disoccupazione, che oggi giorno si verifica soprattutto tra i giovani.
I più comuni sono i continui cambiamenti nei modi di produzione, che oggi vedono l’avanzare della automazione e della tecnologia informatica in molti settori e la razionalizzazione della produzione che si concentra sulla quantità del profitto e sulla riduzione dei costi. Si intende quindi dimostrare il problema costituito dalla difficoltà di trovare un lavoro tra i giovani e con quali strumenti e soluzioni si intende risolvere il problema.

 I disoccupati del Duemila sono sempre infelici, ma non per l’assillo di una povertà paragonabile a quella del passato, non così estrema. La società moderna, nei paesi industriali avanzati, quindi anche in Italia, eccezion fatta per alcune zone del Mezzogiorno, è abbastanza benestante, nel complesso, per sopportare il peso di una parte della popolazione non produttiva, e per farla partecipare, mediamente, a un certo benessere. Anche chi è senza lavoro gode per lo più di un tenore di vita non proprio spregevole.

La disoccupazione, male moderno, deve essere vista nel quadro di una crisi generale, e non come l’unico grande flagello dei paesi industriali avanzati. Se ne parla tanto: quanti si chiedono che cosa significhi in realtà, e che cosa c’è dietro?


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