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Tempi duri

Da Loredana V. @lorysmart

Tempi duriVado controcorrente, lo so, ma personalmente sono abbastanza in sintonia con Giulio Tremonti.

Qualcuno storcerà il naso, sentendosi commissariato dalla BCE, però ricordiamo che pure Prodi, quando ci propinò l’Eurotassa non seppe dire altro che “è l’Europa che ce lo chiede”.

So che ci aspetteranno lacrime e sangue, so che dovrò aspettare ancora più tempo per la pensione, che mi dovrò sorbire altri sacrifici come gran parte degli italiani, ma non si può fare altrimenti.

D’accordo, il ministro non ha detto chiaramente dove e come troverà i 20 miliardi di euro che mancano per anticipare il pareggio di bilancio, però è una cosa che bisognerà fare, a qualsiasi prezzo, per non lasciare un enorme debito sulle future generazioni. C’è un bisogno impellente di modificare l’art.81 della Costituzione, specie nell’ultimo comma.

Finiti i bei tempi quando, per fare fronte alle spese bastava emettere nuovi titoli di stato: e chi ce li compra più oggi? Una volta erano il bene-rifugio di chi andava in pensione, riscuoteva le cedole e salvava il capitale. Oggi i titoli pubblici sono solo strumenti di speculazione di chi vuole rovinare economicamente uno Stato… Sicuri? No, perché non sono altro che carta, senza nessuna copertura, nessuna garanzia… oppure, per fare fronte al debito che dovrebbero coprire ci vendiamo il Colosseo agli stranieri come voleva fare Totò?

Finiti anche i tempi in cui, per alzare il PIL era sufficiente aumentare le retribuzioni pubbliche, ora diventate insostenibili, tra premi e contropremi: invece di licenziare i parassiti o decurtare loro lo stipendio, si gratifica chi fa solo il proprio dovere lavorando: ma per quello non c’è già la retribuzione? Inoltre, per sopperire ai ritardi nel lavoro, si assumono ancora persone, una parte delle quali, finito il periodo di prova, diventerà parassita a sua volta. (statali e parastatali, non insorgete…vengo da quel settore dove ho lavorato per 25 anni…e so come vanno le cose).

Però le ipotesi del ministro sono solo manovre di cassa, non “strutturali”.

Se mi tassi il patrimonio, questo produrrà sempre meno reddito, cioè mi prendi AL MOMENTO qualcosa con una mano, però l’altra, in futuro, resterà fatalmente più vuota.

Ma se mi abolisci 100 Province, con relativi 100 Presidenti, 100 giunte con relativi assessori e consiglieri…questo è un bel risparmio, duraturo nel tempo. (e c’è un presidente di provincia che prende più di Obama…vero Obmann Durnwalder?).

Il riparmio quindi non consiste nelle 40 auto blu a disposizione del Quirinale..opps…35 come ci ha tenuto a quantificare l’ufficio stampa, ma quanti sono gli addetti a questo ufficio? Mah…

Ed una mano la diano pure gli “altri”.

In tempo di vacche magre bisogna aumentare la produttività, e la Camusso, che di economia è piuttosto indietro, per non dire chiaramente che non ne capisce una mazza, ancorata ad una visione veterocomunista, che fa? Galvanizza le masse prospettando uno sciopero generale….mentre qualcun altro che tempo addietro parlava di smacchiare leopardi o pettinar bambole, ora blatera solo di patrimoniale, perché di altre proposte non ne ho sentite…

Vorrei davvero che TUTTI si mettessero a disposizione dell’Italia, prescindendo dal colore politico, vorrei che tutti, a partire dalle alte sfere, dessero un esempio…allora anche la pillola, per noi gente comune, sarebbe meno amara.



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COMMENTI (2)

Da  Loredana V.
Inviato il 14 agosto a 18:27
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infatti, la stangata alla casta è solo una carezzina...i rivilegi restano inalterati...

Da buddy
Inviato il 13 agosto a 19:15
Segnala un abuso

ma chi ci rimette è il solito ceto medio...

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