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Tempo d'estate, tempo di mussaka

Da Labandadeibroccoli
Finalmente, dopo tanta attesa e troppa pioggia, l'estate si fa sentire. Sì, certo, il termometro raggiunge i 40 gradi, ma noi della banda non ce ne lamenteremo mai...eravamo proprio stufi del grigiume. Intorno a noi si vedono solo i fumi dell'asfalto che si ammolla per il caldo, macchine che sfrecciano ben chiuse per non disperdere la frescura dei condizionatori e noi sfigatini (ma siamo tanti) che boccheggiamo per raggiungere i mezzi. Questo clima ci fa proprio venire voglia di mare, vacanze, viaggi e allora abbiamo pensato di consolarci con una bella mussaka! Se si prende il coraggio a quattro mani e si riesce a superare la ritrosia verso forno si sarà ricompensati da una fantastica leccornia per niente dietetica. La mussaka, come molti sanno, è un pasticcio di melanzane greco/balcanico, un parente della nostra adorata parmigiana di melanzane e proprio come il buonissimo piatto nostrano anche per la mussaka esistono infinite varianti, con o senza zucchine, con melanzane pastellate fritte o diet grigliate, addirittura con il pesce...abbiamo avuto la fortuna di provarla in un'osteria nei pressi della foce dell'Acheronte e ne siamo rimasti folgorati...se siete amanti delle sperimentazioni provate a farla, diteci com'è andata e mandateci la ricetta! Questa volta vi proponiamo la versione della mamma italiana che non ha niente da invidiare a quelle originali e di solito riscuote anche successi maggiori dell'originale: questa versione è priva di cannella e noce moscata e per questo piace anche ai palati meno curiosi.200 gr. di carne di maiale macinata400 gr circa di passata di pomodoro1 melanzana media dimensione3 patate media dimensione1 confezione di besciamellacarota, sedano e cipolla per soffritto (la quantità potete deciderlain base al vostro gusto personale)parmigiano grattugiato q.b.feta (se vi piace)1/2 bicchiere di vino bianco Tempo d'estate, tempo di mussaka
Lavate le melanzane, eliminate le estremità e tagliate delle fette di circa 1/2 cm; a questo punto poggiate le fette in uno scolapasta, cospargetele di sale grosso, copritele con qualcosa di pesante e lasciatele nel lavello a "spurgare": in circa 20 minuti avranno perso tutto il liquido amaro. Ora potete grigliare le fette. Se preferite una versione più strong potete friggere le melanzane. Vi ricordate il post sulla feta al cartoccio e la nostra amica greca? Beh lei preparava la mussaka diversamente: A) friggendo! B) inserendo le zucchine ed era buonissima. Se avete delle zucchine sottomano vi consigliamo vivamente di seguire la sua ricetta, smorza il sapore intenso delle melanzane. Intanto preparate un buon sugo con trito di carne: fate imbiondire la base di odori (carota, cipolla e sedano tritati), aggiungete la carne e dopo qualche minuto sfumate con il vino bianco. A questo punto aggiungete la passata, sale, pepe (se volete anche l'alloro), coprite e lasciate andare il sugo finché l'acqua di cottura della carne non si è asciugata, circa un'ora. Però non abbandonatelo, rimestatelo di tanto in tanto! A questo punto lavate le patate, spelatele, tagliatele a fette friggetele leggermente (che eufemismo!) e distribuitele su una teglia in modo da creare il primo strato per la vostra mussaka. Poi potrete proseguire la costruzione della vostra opera d'arte con uno strato di melanzane, a seguire uno di sugo e una spolverata di parmigiano. Proseguite con gli strati di melanzane, sugo e parmigiano finchè non avrete finito gli ingredienti. L'ultimo strato lo coronerete con besciamella e formaggio grattugiato (parmigiano o, per i più attenti ai dettagli, feta). Per la besciamella che dire? Lo confessiamo... abbiamo usato quella già pronta, ma se siete volenterosi troverete mille ottime ricette on line. Se proprio volete "strafare" potete chiudere il tutto spennellando un uovo battuto. A questo punto potete mettere la vostra creatura nel forno preriscaldato a 180 gradi e farla cuocere non meno di un'ora. A cottura ultimata vederete una crosticina marroncina. Se la mangiate il giorno dopo averla preparate è ancora più buona.

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