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TEMPO DI CACHI (e merende)

Da Laurascarpa @scarpalalaura
I cachi a me piacciono tanto...
A Liubo, la mia nonna materna, invece non piacquero. Era albanese, della colonia albanese di Zara.

TEMPO DI CACHI (e merende)

tratto da Caffè a colazione 

Eccola qui ritratta accanto al nonno (l'altra coppia di nonni mai la conobbi), che era invece italiano ma dai confini austriaci, mitteleuropei (che non sono a contrasto con turchi e albanesi, si capisce bene, se si legge la storia e si beve caffè).
Venne da Zara durante gli ultimi anni di guerra, sfollata con le figlie girando per il nord-Italia...
Non so dove accadde, forse presso una figlia che abitava col marito nella campagna di Voghera. Ricordate, siamo in tempo di guerra, nessun dolce, zuccheri, leccornie... tempi duri, anche se in campagna meno duri.
In visita a vicini di campagna, alla nonna fu offerto il caco (amici mi segnalano che a loro piace più loto, ma per me è caco al singolare e cachi al plurale, che a volte vale anche per il singolare).
Bello, arancione, servito in una coppetta come un dolce, col cucchiaino... confessò che non lo aveva mai mangiato e, quando le chiesero come le sembrasse, la mia cortese ma sincera nonna rispose: "No xè velen", non è veleno.
Spero fosse un cachi vaniglia, che non amo, perché gli altri...
La frase "No xè velen" è storica ormai in famiglia, Camilleri ne avrebbe scritto meglio di me ne Il gioco della mosca... "No xè velen" l'abbiamo usata per tutto quello che ci faceva piuttosto schifo, ma agli altri piace e dirla, vi assicuro, dà soddisfazione, provate.
TEMPO DI CACHI (e merende)

Il bello di questo frutto che è già bellissimo per come matura arancione e rotondo su rami spogli, neri e infreddoliti, il bello è che è un dolce, è buono e che... dura poco. Stiamo avendo mele, pere, fragole tutto l'anno, persino di uva se ne trova un po' sempre, i cachi no, come i fichi, buoni e ribelli, poveri.
Se non valgono molto non vale la pena fare serre e altre delicatezze... è un po' come la povera industria del fumetto rispetto a quella ricca del cinema o della tv...
Il cachi mi piace tanto anche per questo: perché, come il tempo, cacus fugit.
TEMPO DI CACHI (e merende)

Nel libretto "Merende e merendine" (che potete comperare in questi giorni prenatalizi persino scontato – fine intervallo pubblicitario) non parlo tanto di mangiarsi il caco lì per lì, che invece è una merenda buona e pronta, ma di fare il BUDINO DI CACHI che è una mia variante da un assaggio fatto in un ristorante.
Il ristorante è La Libera, di Milano (mi pare via Palermo, incrocia corso Garibaldi), è uguale dai primi anni 80 (e forse prima, ma parlo di mia memoria).
TEMPO DI CACHI (e merende)
Caretto e a volte troppo frettoloso nel cacciarti. Basta andare presto e prendersi il tavolino giusto, e si mangia bene... e poi caposala e un cameriere con la faccia troppo simpatica, che bisognerebbe mettere in un fumetto, sono lì da sempre, invecchiando lentamente, sono il mio specchio... ci si saluta con sguardo affettuoso anche dopo anni che non ci si vede.
Alla Libera mangiai il budino di cachi, che era fatto con panna montata, si sentiva e forse chiesi conferma... la panna montata è amica naturale del cachi, sosteneva una mia amica...
Io però, che adoro la panna, preferisco mangiarla sola, quelle poche volte che me la concedo, e deve essere buonissima!
In ogni caso andrebbe montata e questo è una rottura, ma anche un gusto un po' stucchevole (e ci porterebbe a una bavarese).
Torniamo a noi, ai cachi e alla ricetta.
TEMPO DI CACHI (e merende)

BUDINI DI CACHI
facile e veloce, abbisogna solo del frullatore a immersione (l'unico robottino che amo e venero)!
x 4 o 6 persone (dipende da quanto golose)
Ingredienti
TEMPO DI CACHI (e merende)

• 3 grossi cachi maturi (quelli teneri, NON i vaniglia)
• 2 hg o anche meno di ricotta (pecora è meglio, ma tutta purché buona), diciamo 1 grosso cucchiaio colmo per ogni caco.
• 2 fogli circa di colla di pesce o gelatina o equivalente (mezzo foglio circa per caco)
• 3 cucchiaini di zucchero, o di più se piace molto dolce... (1 cucchiaino ogni caco)
Esecuzione
• Pelare i cachi e in una grossa ciotola a bordo alto mettere la polpa (senza pelle e senza semi)
TEMPO DI CACHI (e merende)

• Intanto in una tazza d'acqua calda (non bollente ma ben calda) lasciare in ammollo la gelatina in fogli, mescolando ogni tanto con un cucchiaino perché si sciolga.
• In una ciotola grande mettere la ricotta e mescolarla un poco, assieme ai 3 cucchiaini di zucchero.
• Col frullatore a immersione rendete omogenea la polpa dei cachi (verrà liquidetta).
• Unirvi la gelatina sciolta nell'acqua (controllate bene e mescolate, affinché sia ben sciolta).
• Unire cachi+gelatina alla ricotta, mano a mano, in modo da far ben legare le due entità...
(e non come ho fatto io bestemmiando per i grumi, dopo che avevo già tirato giù i santi accorgendomi che avevo lasciato il frullatore da amici e usando dunque un metodo tribale per dissolvere la polpa...).
TEMPO DI CACHI (e merende)

• Continuare finché è tutto omogeneo, se volete controllate la dolcezza (ma il sapore poi si trasforma un po').
• Versate in stampini usa e getta di alluminio, in stampini di alluminio eterni, in ciotole di ceramica, in qualsiasi contenitore non poroso...
TEMPO DI CACHI (e merende)

• mettete in frigo, già dopo un'ora sono commestibili (dunque potete prepararli prima della cena... ora che si finisce di mangiare son belli pronti), meglio qualche oretta... e volendo anche il giorno prima... o due!
• Rovesciate e op! mangiate... (volendo guarnite con scaglie di cioccolata...)
TEMPO DI CACHI (e merende)

Ecco, ho fatto in tempo a scriverla mentre i cachi li trovate ancora. È facilissima, dietetica (quanto a dessert), sana e soprattutto buona, ma anche carina e, come i cachi, scalda il cuore!
Occorre leggere dunque una storia dolce e d'amicizia?
No, perché il caco potrà addolcirvi il finale di questo libro che parte ingannatore, come una di quelle storie femminili di amori dispersi, di donne abbandonate e innamorate, di piccoli drammi di coppia e matrimonio... e invece è altro, è la tragedia mondiale che si presenta sotto la netta scrittura femminile azzurro pallido.
TEMPO DI CACHI (e merende)

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