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Tempura – l’antica arte della frittura

Creato il 27 gennaio 2015 da Lovepeacetravel @HIS_viaggi

Il Tempura è un piatto tipico giapponese diffuso in tutto il mondo.
Forse non sarà conosciuto ed apprezzato come il sushi, ma di sicuro gode di un’ottima fama.

Come nasce

In realtà pare che questa ricetta sia il frutto delle contaminazioni culturali che interessarono il Giappone intorno al XVI secolo quando, secondo delle testimonianze scritte, i missionari portoghesi fecero conoscere questo particolare tipo di frittura ai giapponesi.

Tempura – l’antica arte della frittura

All”epoca il Giappone non era ancora completamente aperto agli scambi commerciali e per questo motivo i contatti con altre culture non erano molto frequenti.
Per osservanza cattolica i missionari non potevano mangiare carne nel periodo che, in lingua latina, aveva il nome di Quattro Tempora e corrispondeva all’inizio delle quattro stagioni.
Per questo motivo erano soliti friggere verdure e pesce con la pastella per rendere i cibi quanto più gustosi posssibile per sopperire all’assenza di carne.

I giapponesi apprezzarono molto questa ricetta e, in men che non si dica, ne diventarono maestri rendendola uno dei piatti più importanti della loro cucina!

Come si prepara il tempura

Ma veniamo alla preparazione vera e propria.

Non è assolutamente un piatto difficile da preparare, l’unico accorgimento consiste nell’usare acqua molto fredda (molti la consigliano anche frizzante e con cubetti di ghiaccio)) per preparare la pastella. Anche gli altri ingredienti, che siano pesce o verdure, vanno tenuti al fresco fino al momento della frittura.

Tempura – l’antica arte della frittura
- Il primo passo è mischiare un uovo all’acqua fredda e sbattere energicamente.

Aggiungere subito dopo la farina molto lentamente, continuando ad emulsionare il tutto.

- Una volta pronta la pastella, prendere gli ingredienti che intendete utilizzare (fiori di zucca, gamberi, code di rospo, peperoni tagliati a striscioline, punte di asparagi, carote a bastoncini ecc.) e, dopo una passata nella farina, immergeteli nella pastella appena fatta.

Tempura – l’antica arte della frittura

- A questo punto vanno uniti all’olio riscaldato facendo attenzione alla sua temperatura. Per una buona riuscita infatti è consigliato che sia tra i 170° e  i 180°.

Un piccolo trucco per accertarsi del giusto livello di temperatura è immergere una goccia di pastella nell’olio: se questa scende sul fondo e risale subito a galla, la temperatura è quella giusta; se invece rimane sul fondo o  in superficie per tutto il tempo vuol dire, rispettivamente, che l’olio è troppo freddo o troppo caldo.

- Terminata la frittura, riporre il tutto su carta assorbente e salare a piacimento.

Tempura – l’antica arte della frittura

Come servire il tempura

In genere il tempura si accompagna con brodo di miso, salsa tentsuyu o salsa di soba.
Il miso deriva dai semi di soia gialla ed è un condimento molto diffuso in tutto l’Estremo Oriente.
La salsa tentsuyu si ottiene dall’unione di brodo di pollo, vino di riso glutinoso, salsa di soia e zucchero.
Infine la salsa di soba è molto simile a quella tentsuyu, ma in genere presenta l’aggiunta di porro tagliato a pezzettini molti fini.
Tutti gli ingredienti per le salse si possono trovare nei negozi alimentari internazionali ed in molti punti biologici.

Tempura – l’antica arte della frittura

Non ci resta che augurarvi buon appetito!


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