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Tennis: la Stampa Sporting guarda al futuro con il Piatti Tennis Team

Creato il 23 giugno 2014 da Sportduepuntozero
Ivan Ljubicic Sporting Club- Foto Juzzolo

Foto Juzzolo

Il Circolo della Stampa-Sporting di Torino pensa al futuro e si rinnova. Il coach internazionale Riccardo Piatti – impegnato in questi giorni a Wimbledon insieme al suo ex allievo-campione Ivan Ljubicic nel seguire Milos Raonic, attuale n.8 della classifica mondiale ATP – prosegue e intensifica il rapporto di collaborazione con il Circolo torinese attraverso lo sviluppo di un nuovo progetto, denominato “Il PIATTI TENNIS TEAM, una scelta di crescita”.

Il principio che ispira l’intera iniziativa, varata tre anni fa, è la capacità di condividere con lo staff tecnico del circolo un metodo comune d’insegnamento a partire dal bambino che inizia a giocare a tennis fino all’agonista di alto livello. La realizzazione del progetto Piatti Tennis Team, che a partire dalla prossima stagione prevede una completa ristrutturazione dello staff tecnico interno alla Scuola Tennis Stampa – Sporting, è un segnale chiaro e indiscusso di quanto il Circolo della Stampa – Sporting creda nei principi che lo ispirano e che lo stesso Piatti illustra:

“Il Piatti Tennis Team è costituito da un gruppo di professionisti di alto livello che lavorano seguendo un percorso tecnico comune. Oltre al sottoscritto, coordinatore e supervisore di tutte le attività, al vertice della struttura c’è Ivan Ljubicic, attuale coach di Raonic, il preparatore fisico Dalibor Sirola, Massimo Sartori che segue Andreas Seppi, Danilo Pizzorno, esperto di videoanalisi, e il fisioterapista Claudio Zimaglia. C’è poi un gruppo di giocatori professionisti come Marco Cecchinato, Mate Delic e Alessandro Giannessi, allenati da Cristian Brandi, che rappresentano il secondo livello del Team. Il Circolo della Stampa-Sporting è la sede del centro di videoanalisi dell’intero progetto e rappresenta la scuola satellite di riferimento dove si formano e crescono i giovani tennisti e dove vengono selezionati e reclutati i migliori giocatori per il salto verso il professionismo”.

Perché il Circolo della Stampa – Sporting come scuola satellite di questo progetto?

“La mia lunga amicizia con il direttore del circolo Friki Chioatero e la grande professionalità che ho trovato sia nel presidente del Circolo Alessandro Rosa che nel presidente della scuola Tennis Stampa – Sporting Massimo Boidi, mi hanno convinto che proprio allo Sporting ci siano tutte le condizioni per poter sviluppare negli anni il mio progetto in modo completo. Inoltre la presenza di Luigi Bertino come direttore della scuola e di Danilo Pizzorno come esperto di videoanalisi ha fatto sì che si creasse un nuovo team di allenatori, maestri e preparatori fisici di primissima scelta, che sono sicuro garantirà la riuscita del progetto e quindi di importanti risultati.”

Perché è così importante l’unicità del metodo?

“All’interno dello stesso circolo tutti i maestri devono essere capaci di lavorare all’unisono utilizzando lo stesso metodo, perché solo così si è in grado di capire se si procede nella giusta direzione. E’ come avere una griglia di valutazione per correggere gli errori: per applicarla devono essere stati assegnati compiti tutti uguali. Senza un metodo unico ogni maestro percorre un suo sentiero e non è detto che questo porti a quella che dovrebbe essere per il circolo l’obiettivo comune: insegnare a giocare a tennis nel modo migliore possibile a tutti i ragazzi della scuola”.

Oltre al metodo cosa occorre privilegiare per far crescere una scuola di tennis?

“Quattro parole: metodo, ordine, volontà e fatica, valori su cui negli anni ho costruito la mia professionalità e quella dei miei giocatori. Poco conta che si tratti di tennisti di alto livello come Raonic, Ljubicic e Gasquet, o di un ragazzino appassionato che gioca tre volte alla settimana: per avere dei risultati nessuno può prescindere da un cammino illuminato da quelle quattro parole. Senza metodo non si può fare ordine e senza la volontà del giocatore e del coach/maestro insieme, la fatica sarà inutile”.

Quanto è prioritario, insieme al metodo, insegnare ai giovani la tecnica corretta?

“Per me sarebbe impensabile fare correzioni tecniche al di fuori di un metodo ben strutturato e consolidato: sarebbe come aggiungere o togliere ingredienti a caso in una ricetta venuta male. Per quanto riguarda gli under sono fermamente convinto che sia necessario curare bene la tecnica dei colpi: la vera crescita tennistica non è testimoniata dalla classifica raggiunta in età giovanile, ma piuttosto dallo sviluppo delle capacità tecniche. In questo ambito, è fondamentale l’aiuto della videoanalisi e di Danilo Pizzorno: oltre a lavorare con Raonic, Seppi e Gasquet, vediamo circa 500 ragazzi all’anno, analizziamo i loro colpi e insieme ai loro maestri sviluppiamo un programma di allenamento tecnico specifico.”

Quali sono le novità all’interno dello staff tecnico del Circolo della Stampa – Sporting?

Oltre alla direzione della scuola affidata al tecnico nazionale Luigi Bertino già dalla fine dello scorso anno, le novità riguardano l’inserimento del maestro Paolo Calvi in qualità di direttore tecnico, del tecnico nazionale Gianluca Luddi (ex n. 183 ATP) in qualità di coach del PRO TEAM accanto all’argentino Ramon Rodriguez Carrera, e di Luigi Casale come responsabile della preparazione fisica, oltre ad alcuni altri ingressi tra i quali quello di Stefania Chieppa, agonista di punta nella Serie A2 del Circolo. Bertino ha inoltre voluto istituire una nuova area destinata all’aspetto mentale, dove la presenza dell’esperta in psicologia sportiva Stefania Indemini sarà di supporto ai maestri e ai giocatori nel lungo e delicato processo di crescita tennistico e umano”.


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