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Tennis: lo spettacolo teatrale Dropshot, partito da Torino, vuole approdare a Roma

Creato il 26 novembre 2014 da Sportduepuntozero

tennis - dropshotContinua l’escalation di Dropshot, lo spettacolo teatrale che ha come temi centrali il bullismo e lo sport, il tennis nello specifico, ideato dal torinese Daniele Ronco e dal bolognese Jacopo Trebbi della Compagnia Mulino ad Arte di Cumiana. Dopo le rappresentazioni spot in alcuni circoli torinesi e la prima nazionale presso il Teatro Tangram di Torino, nonché diversi spettacoli in altri teatri della città e prima cintura di Torino, vedi Orbassano, l’idea è ora quella di uscire dai confini regionali ed approdare a Roma nel corso dei prossimi Internazionali BNL d’Italia 2015: “Un sogno – spiegano Daniele Ronco e Jacopo Trebbi – che speriamo diventi realtà. I primi contatti con la Federazione centrale sono stati presi, anche attraverso Supertennis, la televisione della Federazione che ha ripreso una nostra rappresentazione e fatto un servizio dedicato. L’intenzione è ora quella, nei prossimi mesi, di portare lo spettacolo in altri circoli italiani o nei teatri cittadini di altre regioni”.

Uno spettacolo che tiene incollati alle poltrone gli spettatori, per la bravura degli attori ed il mix di tematiche affrontate, con quella attualissima del bullismo: “Per un appassionato di tennis come il sottoscritto – sottolinea Daniele Ronco – non è stato difficile scrivere il testo”. Ma cos’è il drop shot?: “Nel tennis, è il colpo che fa cadere la palla, con traiettoria smorzata, immediatamente al di là della rete. Il drop shot, o palla corta,  serve quindi per spezzare gli equilibri di uno scambio. Chi lo esegue cerca una via di fuga da una serie di faticosi colpi da fondo campo.

Nino è un giovane bidello conosciuto da tutto l’Istituto per la sua riservatezza e ipovisione acuta; Jona, studente dell’ultimo anno pluriripetente e teppista, è una potenziale promessa del tennis nazionale. Le loro esistenze, apparentemente così diverse, si incontrano in un pomeriggio in cui la scuola è semi-deserta: Jona, inseguito da alcune volanti della polizia, viene salvato all’ultimo da Nino il quale, aprendogli l’uscita di sicurezza dell’istituto, gli permette di seminare il poliziotto.

Dopo un inizio teso, i due sono costretti ad un confronto che li metterà di fronte ai propri errori: quando usciranno da quella stanza, non saranno più gli stessi”. Spettacolo tutto da vivere, con sorpresa finale, e portato dalla Compagnia anche nelle scuole per sensibilizzare gli studenti su un tema tanto dibattuto, quello del bullismo, ma non sempre ben sviscerato. Sarebbe meritato l’approdo nella centralissima Roma, a coronamento di un percorso partito proprio da Torino.


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