Tennis: Matteo Donati è romano. Concluso il Kinder al TC Monviso

Alla fine ce l’ha fatta Matteo Donati, alessandrino classe 1995 in costante ascesa nel panorama del tennis mondiale. Attualmente collocato sulla piazza numero 379 Atp proseguirà la sua intensa settimana romana da domani, nel tabellone di qualificazione del Masters 1000 di Roma, anche denominato Internazionali BNL d’Italia. La sua prima volta in un classico del tennis internazionale, resa possibile dal percorso fatto nelle prequalificazioni, concluse ieri con il successo per 3-6 3-1 rit. contro il giocatore di casa ed ex top 100, Flavio Cipolla: “Mi sento bene e sto facendo progressi – ha detto Matteo al termine del confronto di ieri – anche se tutto questo per me è assolutamente nuovo. Però stimolante. Anche nel Garden Open mi sono ben comportato, salendo negli ottavi di finale e giocando un buon secondo set contro un ottimo tennista quale Pablo Cuevas”. E dopo Roma?: “Quindici giorni di richiamo di allenamento, al Match Ball Bra, poi altri impegni agonistici partendo molto probabilmente da Vicenza”. In che settore del tuo gioco state più lavorando tu ed il tuo staff?: “Sul diritto e sul servizio, i colpi che possono portarmi a fare la differenza. Soprattutto, però, sotto il profilo fisico, aspetto che devo ancora migliorare e molto”. Dove vuoi arrivare quest’anno?: “In primis a giocare sempre meglio. Per quanto riguarda la classifica entrare tra i migliori 250 Atp e giocare le qualificazioni agli US Open o agli Australian Open”.

Cambiano scenari e torniamo nel torinese per ricordare che sono stati oltre 350 gli iscritti alla tappa del Trofeo Tennis Kinder+Sport organizzata al TC Monviso di Grugliasco. Vittorie u.15-16 per Gianluca Rossino e Irene Mantino; u.14 di Filiberto Capello e Mihaela Bianca Covrig. Nell’u.13 successi firmati da Leonardo Annovati e Francesca Ligotti; nell’u.12 da Alessia Bellotti e Giovanni Becchis; titoli u.11 ad Andrea Sandrone e Giorgia Megna; quelli u.10 ad Alessia Camerano e Lorenzo Ferri. Infine vittorie u.9 per Filippo Callerio e Rebecca Frant.