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TENNIS - Wimbledon, quattro italiani negli ottavi di finale: E il cielo di Londra si tinse d'azzurro!

Creato il 29 giugno 2013 da Andreakur
Quattro azzurri, tre donne e un maschietto, agli ottavi di finale è un bilancio più che positivo per le nostre racchette impegnate a Wimbledon. Innanzitutto, sorprendente è stata la rimonta del bolzanino Andreas Seppi sul nipponico Nishikori, numero 12 del seeding; più di tre ore ha impiegato Seppi per sbarazzarsi dell’avversario ma ciò che è più positivo è la sua propensione ad uscire alla distanza, vincendo sette volte su sette quest’anno al quinto set (con Istomin e Cilic agli Australian Open, col canadese Pospisil in Coppa Davis, con Mayer e Kavcic al Roland Garros, ancora con Istomin e ora con Nishikori a Wimbledon). Per Seppi agli ottavi (Pozzi nel 2000 l’ultimo azzurro ad arrivarci) ecco pronto il lungagnone argentino Del Potro con cui ha perso tre volte su tre, proprio sull’erba di Wimbledon lo scorso anno in occasione delle Olimpiadi di Londra. I precedenti sono sfavorevoli ma ciò non impedisce di sognare i quarti di finale, impresa che resta di Davide Sanguinetti nel 1998, quando si arrese contro l'olandese Richard Krajicek (che poi vinse il torneo). In ogni caso per trovare un altro azzurro così avanti nello Slam londinese bisogna tornare indietro fino al 1979, quando Adriano Panatta fu sconfitto in modo incredibile dal mediocre Pat Dupre (il miglior risultato di un tennista italiano a Wimbledon resta la semifinale di Nicola Pietrangeli nel 1960 quando fu battuto 64 al quinto set da Rod Laver, ma certo che all’epoca non c’era la concorrenza di un circuito così numeroso come oggi).
Nel femminile gran match di Robertina Vinci, numero 11 del torneo, contro la scorbutica Cibulkova, numero 18 del mondo, che vanta il quarto di finale del 2011; la tarantina ha sciorinato tutto il suo repertorio e, confermando gli ottavi di finale dello scorso anno, è davvero ad un passo dalla top-ten mondiale, risultato incredibile se si pensa a quanto tirano più forte le altre rispetto a lei. Che fa dell’intelligenza e della classe le sue armi vincenti. Non sarà facile però entrare nei quarti; la cinese Na Li, sesta testa di serie, pur faticando contro la ceca Zakopalova (8/6 al terzo), è avversario temibile, anche se non grande erbivora (anche in questo caso i precedenti parlano di 3-0 per la cinese).
Chiudono il bel quadro azzurro la Pennetta e la Knapp. La brindisina, dopo il colpo di fortuna del ritiro della bielorussa Azarenka, numero due del mondo, non si è lasciata sfuggire l’occasione ed ha reagito alla grande ad un inizio disastroso (0-7 in fatto di games) sconfiggendo alla lunga la francesina Cornet, numero 31 della Wta. La Pennetta ha così eguagliato il suo miglior risultato sull’erba londinese, dove già vantava due ottavi nel 2005 e nel 2006 (battuta dalla Pierce e dalla Sharapova). Ciò le permetterà di aggiustare un po’ il suo ranking; è scesa al numero 166 per vari infortuni e sta usufruendo del ranking protetto pesano anche i 31 anni). Lunedì se la vedrà con la belga Flipkens, numero 20 del seeding: due i precedenti, entrambi sulla terra rossa del Roland Garros, e bilancio di 1-1 (vittoria della belga qualche settimana fa al primo turno dello Slam parigino). Infine, un’altra bella notizia viene dalla Knapp che, con questi ottavi di Wimbledon, ha centrato il suo miglior risultato in un torneo dello Slam, facendosi uno splendido regalo di 26° compleanno. Speriamo sia un ritorno definitivo ai match che contano, dopo una lunga serie di problemi fisici che ne hanno condizionato il rendimento (è stata numero 35 nel febbraio 2008, attualmente è 104. Contro la francese Bartoli negli ottavi di lunedì (un solo precedente nel 2008 a Sydney a favore della Bartoli) il servizio può essere la sua arma in più: per la Knapp infatti 24 ace negli ultimi due incontri sono un bel biglietto da visita, specie nel tennis femminile.

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