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tesi antitesi e sintesi

Da Tinynoemi
mi sono svegliata il giorno della discussione con un unico pensiero, "i ringraziamenti, mannaggiabbubbà, ho dimenticato i ringraziamenti!". perchè a me piace ringraziare. anche se è un fatto al sapore di hari krishna, mi prende così, che se mi succede una cosa bella devo condividerla, perchè so bene che in qualità di sanguisuga esistenziale c'è sempre un contributo esterno alla mia causa, di qualunque causa si tratti.
eppure nel vortice di indifferenza in cui avevo cercato di far passare questa roba della seconda laurea ho perso di vista la parte più importante della tesi: i ringraziamenti. e non li riscriverò quissù perchè non avrebbe senso, però lo penso che è bello avere assecondatori si sogni che mi sopportano e supportano.ed è bello che, faticando come pochi sanno bene quanto, autistiche soddisfazioni pettinino l'autostima e la voglia di non smettere, anche se appare decisamente insensato anacronistico infruttuoso e faticoso. se ho scelto di fare una tesi sul benessere è perchè ne gira seriamente poco in circolazione e trovo questa una delle cose più tristi di sempre.  e non è solo perchè c'è la crisi e ci sono i problemi, web o non web, il benessere che dico io passa proprio in mezzo ai problemi, ci sguazza dentro, li attraversa, li aggira e gli ride in faccia. il benessere che piace a me ha la forma del flusso ottimale di Csikszentmihalyi: è un impegno non un miracolo fortuito; una precisa voglia di ridere, nonostante tutto e alla faccia di tutto; un equilibrio flessibile che si trova solo appoggiandosi un po' qua e un po' là, spudoratamente squilibrati e impegnati nella più creativa delle attività che si possa chiedere ad essere umano: stare bene.
lotterai. l'otterrai. lo terrai. (cit)

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