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Test Match: la caduta degli dei

Da Superale @superale76
Test Match: la caduta degli deiPresagi funesti per gli All Blacks a Londra: Kapa o pango si ma oscurata dai canti di Twickenham!
Il primo quarto d'ora scivola via all'insegna dell'equilibrio: molto più possesso degli Inglesi che usano spesso l'up and under ma gli ospiti si difendono senza sbavature.
Al 15esimo gli All Blacks sono in attacco, pigro rientro di Corbisiero e inevitabile calcio di punizione che Carter sbaglia malamente.
Prima visita dei padroni di casa nei 22 neozelandesi al minuto 21, i tuttineri pasticciano in difesa e concedono un calcio piazzabile, Owen Farrell non si fa pregare e sblocca il risultato, 3 a 0.
I Neozelandesi recuperano subito palla e guadagnano anch'essi un'occasione piazzabile ma Carter sbaglia ancora: altro presagio negativo!
Inglesi impeccabili in difesa, altro calcio guadagnato e Farrell raddoppia il vantaggio, 6 a 0; nei minuti finali del primo tempo è sempre Farrell a dar soddisfazione agli attacchi inglesi, prima col drop e poi con il piazzato che fissano il risultato dei primi 40 minuti sul 12 a 0.
Pronti via nella ripresa e altro calcio per la giovane apertura dei Saracens e altro centro, 15 a 0 al minuto 43.
La prima fiammata All Blacks è al 46esimo ed è fermata solo dal fallo professionale di Farrell che però viene graziato dall'arbitro Clancy. In ogni caso alla fine della sfuriata arriva comunque la meta di Julian Savea a cui Carter aggiunge la difficile trasformazione, 15 a 7.
Tre minuti più tardi altra marea nera, con gli Inglesi un po' alle corde: Farrell manca una touch liberando col piede, gran numero di Cory Jane che ispira l'azione che culmina con la meta di Kieran Read; Carter trasforma ed è -1.
Sembra il preambolo alla riscossa neozelandese ma il terzo presagio negativo è Conrad Smith che va misteriosamente a farfalle in una difesa concedendo un gran buco a Brad Barritt che poi dialoga magistralmente con Tuilagi prima di segnare un'ottima meta in bandierina, 20 a 14 al 54esimo.
Un Carter irriconoscibile viene sagacemente esplorato da Manu Tuilagi che se ne va quasi intoccato prima di fissare l'ultimo e liberare la corsa di Chris Ashton che segna col solito volo d'angelo, 25 a 14 al 59esimo.
Gli All Blacks sono ormai in bambola e tre minuti più tardi Read concede il facile intercetto a Manu Tuilagi che passeggia fino alla meta, Farrell ci aggiunge la trasformazione del 32 a 14.
Al 65esimo c'è spazio anche per vedere il primo cap di Freddie Burns, apertura di Gloucester, 22 anni!
Ben Youngs prende un gran buco in prima fase da mischia ordinata, l'azione prosegue e gli Inglesi beneficiano di un calcio piazzabile, Freddie Burns non può sbagliare e bagna il suo esordio anche con i tre punti che portano i bianchi a 35 a 14; al minuto 73 sempre l'apertura subentrata a Farrell centra ancora i pali  e fissa lo score sul 38 a 14.
Al minuto 74 Vunipola esagera un po' fermando col fallo ripetuto un'avanzata nera e si becca il cartellino giallo.
Gli ultimi cinque minuti sono dei neozelandesi e un'ottima azione al largo culmina con la seconda meta di giornata di Julian Savea che sarà poi trasformata da Cruden per il 38 a 21.
Al 77esimo prova ad entrare nell'elenco dei marcatori anche Mike Brown ma il suo drop è di poco a lato.
Entra anche Vito che fa un gran numero volando lungo la linea di touch e servendo uno spettacolare offload ma sulla sventagliata successiva Conrad Smith si mangia un 3 contro 1 passando male il pallone a Whitelock. Un minuto più tardi gli All Blacks sono praticamente in meta ma inspiegabilmente Vito si fa scappare un pallone dalle mani senza nessuna pressione.
Prima di tutto complimenti agli Inglesi che avevano perso un match con gli Springbocks complice anche un po' di sfortuna, ma stavolta han fatto la partita perfetta e han meritato di battere gli All Blacks; complimenti ad un grande Tom Wood, forse il meno appariscente dei suoi, ma tremendamente efficace e giustamente Man of the Match alla fine.
Neozelandesi però irriconoscibili; ora io non so se il virus intestinale che li ha colpiti in settimana abbia influito o se abbia pesato il dover giocare quattro test in quattro settimane, certo è che non si è mai visto un Carter così apatico, un Conrad Smith che fa così tanti errori, un Aaron Smith che sbaglia tutti i passaggi.
Marcature per Inghilterra: Mete: Barritt, Ashton, Tuilagi Trasformazioni: Farrell Piazzati: Farrell (4), Burns Drop: FarrellCartellino giallo: Vunipola
Marcature per All Blacks: Mete: Savea (2), Read Trasformazioni: Carter (2), Cruden
Inghilterra: 15 Alex Goode, 14 Chris Ashton, 13 Manu Tuilagi, 12 Brad Barritt, 11 Mike Brown, 10 Owen Farrell, 9 Ben Youngs, 8 Ben Morgan, 7 Chris Robshaw (c), 6 Tom Wood, 5 Geoff Parling, 4 Joe Launchbury, 3 Dan Cole, 2 Tom Youngs, 1 Alex Corbisiero.
A disposizione: 16 David Paice, 17 David Wilson, 18 Mako Vunipola, 19 Courtney Lawes 20 James Haskell, 21 Danny Care, 22 Freddie Burns, 23 Jonathan Joseph.
All Blacks: 15 Israel Dagg, 14 Cory Jane, 13 Conrad Smith, 12 Ma'a Nonu, 11 Julian Savea, 10 Dan Carter, 9 Aaron Smith, 8 Kieran Read, 7 Richie McCaw (c), 6 Liam Messam, 5 Sam Whitelock, 4 Brodie Retallick, 3 Owen Franks, 2 Keven Mealamu, 1 Tony Woodcock.
A disposizione: 16 Dane Coles, 17 Wyatt Crockett, 18 Charlie Faumunia, 19 Luke Romano, 20 Victor Vito, 21 Piri Weepu, 22 Aaron Cruden, 23 Ben Smith.

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