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Testa o croce

Creato il 19 aprile 2015 da Studentepercaso @studentepercaso

Testa o Croce?”. Fin da quando siamo piccoli, il gioco della moneta ci aiuta a stabilire chi tra due persone scegliere o inizia per primo. Il motivo è semplice: Una moneta ha due facce con probabilità uguale e restituisce un valore booleano (T o C). Ma se non fosse così? Se la probabilità non fosse la stessa?

Mentre matematicamente la probabilità del lancio della moneta è equi-distribuita sulle due facce, nella realtà non è così. [Colpo di scena]

Sicuramente, se sapessimo la posizione della moneta iniziale, la forza impressa per dare la rotazione e il momento dell’atterraggio potremmo conoscere senza problemi la risposta data dal lancio ancora primo di farlo. Ma ovviamente nella realtà non abbiamo modo di conoscere queste variabili e ciò rendere “caotico” il risultato.

Persi Diaconis (link Wikipedia), decise che fosse necessario capire le reali probabilità delle facce della moneta. Insieme ad alcuni suoi amici come Richard Montgomery (che si era occupato già di oggetti in rotazione, nello specifico, dimostrò il teorema del gatto che cade (Link) [in poche parole il gatto ha talmente tanta mobilità articolare da poter considerare il busto come se fosse composto due parti e ciò gli permette di girarsi, con un sano colpo di schiena, tipo libro (so che non avete capito una sega, ma tranquilli, neanche io)]

Fotogramma per fotogramma hanno analizzato il movimento, arrivando a tale risultato… [Rullo di tamburi]
Nel 51% dei casi la moneta atterrerà con la stessa faccia rivolta verso l’alto che aveva quanto è stata lanciata in aria.

Questo succede perché la moneta è soggetta anche ad un altro moto, quello di precessione (link a Wikipedia), e di conseguenza rimane in aria per un tempo leggermente maggiore con la faccia che inizialmente era rivolta vero l’alto.

Se volete aprire un casinò potrebbe tornarvi utile, altrimenti potete continuare a considerare la moneta un gioco equo.

 

Testa o Croce?


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