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Thanatos all'orizzonte

Da Simonaruffini

Vorrei spendere alcune parole su quanto sta accadendo in questi giorni circa l’annuncio di nuove guerre all’orizzonte.
Mi ha sempre affascinato la Siria come Paese.La fantasia l'ha sempre dipinta di colori caldi.Dal giallo all'ocra, dal rosso al porpora.

Thanatos all'orizzonte

La cittadella di Aleppo (Siria)

Ma le immagini che trasmettono i telegiornali, distruggono ogni sogno esotico per far posto alla polvere.Guerra civile, attentati, cecchini, chimica al servizio di Thanatos.
Come fare a puntare il dito sul reale colpevole con assoluta certezza?Quando si tratta delle guerra, a mio parere, è sempre difficile tracciare un confine netto tra vittima e carnefice.La sofferenza e la distruzione colpiscono entrambi gli schieramenti.L’uomo reagisce all’odio con delle forme di violenza che portano alla luce il lato più oscuro dell’anima. Corpi morti. Vite spezzate. Per sempre.
Cosa fare? Intervenire con una guerra lampo?La storia ci insegna che da distruzione nasce distruzione. Che il “lampo” si può trasformare in un batter di ciglia in una tempesta senza fine.Che, in guerra,
“..ogni anno foglie morte nascono..” (Baustelle, A vita bassa).

Più passano i decenni, i secoli, più mi sembra che la guerra sia l'unica carta a disposizione dei potenti per risolvere i conflitti.Che l’onore e gli interessi economici e politici (nascosti dalla maschera del dovere di proteggere gli indifesi) prevalgano sull’importanza della vita di migliaia di persone.Ma è davvero così?L'evoluzione dell'uomo,la civiltà progredita ha a disposizione solo la distruzione per combattere la distruzione?
Mille, diecimila vite in cambio di petrolio, di potere.La parola d'ordine è "difesa", prima che qualcosa di orrendo possa accadere. Proteggersi da un nemico che è invisibile sulla scacchiera. E che forse, in realtà, è dentro di noi. 

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